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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Caso Quartaccia, s'infiamma lo scontro

    di ALESSANDRO D’ALESSIO

    SANTA MARINELLA – Si alzano i toni dello scontro politico sulla Quartaccia. Rischia di diventare un vero e proprio ‘’caso’’ la vicenda che in questi giorni ha tenuto banco sulle colonne della Provincia in merito alla richiesta di annullamento della delibera che dà il via al piano di espansione della Quartaccia. Il ricorso al Tar presentato lo scorso 22 febbraio da parte dei consiglieri Benci, Fronti, Massera, Mucciola, Rocchi e Trebbiani riguarda tutti i punti approvati nel consiglio comunale del 28 dicembre. Il terremoto politico deriva soprattutto dall’inevitabile reazione dei residenti della Quartaccia e dei proprietari dei terreni. In questi giorni infatti c’è stata una dura pioggia di critiche in città nei confronti di un atto che rischia di bloccare ancora una volta un progetto di urbanizzazione già fermo da moltissimi anni, a causa di innumerevoli pastoie burocratiche. Da qui, la difesa dei consiglieri della minoranza, che lanciano nuove accuse al sindaco. «L’unico in questa vicenda che dovrebbe essere interdetto – dichiarano dall’opposizione i firmatari del ricorso – ad opera della collettività è lo stesso Bacheca. Come tutti hanno potuto constatare e come abbiamo dichiarato ogni qualvolta c’è stata occasione, siamo sempre stati favorevoli al piano della Quartaccia, ed abbiamo votato nella seduta del 28 dicembre la delibera relativa. Se la città è nelle mani di un sindaco incapace di saper portare avanti un consiglio comunale ed ostaggio di alcuni membri della sua maggioranza, non è affar nostro: infatti, vorremmo chiedere al nostro primo cittadino, perché, per il piano di poggio Bellavista, approvato a luglio del 2009, la delibera sulle zone di espansione non valeva. Perché a dicembre del 2009 la sua giunta ha votato una delibera che istituisce il piano pluriennale di attuazione, che, sempre per il piano di poggio Bellavista, non era necessaria, mentre per gli abitanti della Quartaccia è resa d’obbligo? Allora caro Bacheca, chi è che è comico e deve essere interdetto?». «Se il sindaco – proseguono dalla minoranza – vuole trovare giustificazioni alla sua difficoltà di dare seguito al piano della Quartaccia ad opera della sua stessa maggioranza non è colpa nostra. Così come è accaduto per il piano di poggio Bellavista, il sindaco deve assumersi la responsabilità delle sue azioni, non si possono commisurare due pesi e due misure, le regole devono valere per tutti. La questione è solo ed esclusivamente politica, e non tecnica, come si è dimostrato, poiché sono stati adottati due comportamenti diversi per il medesimo tipo di atto». I consiglieri d’opposizione invitano infine il sindaco, la sua maggioranza e «chiunque voglia vederci chiaro, ad un consiglio comunale aperto da convocarsi nel più breve tempo possibile, sul piano della Quartaccia, in modo che veramente ci sia l’occasione di appurare chi veramente vuole portarlo a termine e chi sa solo fare demagogia». Ma, nei fatti, la richiesta di annullamento c’è e rischia di cancellare il provvedimento tanto sospirato dai cittadini della Quartaccia.