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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Caso Ri.Rei: prima udienza con protesta

    SANTA MARINELLA – Ri.Rei, continua ad accentuarsi il livello dello scontro. E’ stata organizzata per domani mattina sotto la sede della Procura una manifestazione di protesta, in occasione della prima udienza al tribunale di Civitavecchia del procedimento intentato dal Consorzio Ri.Rei. contro i rappresentanti dell’associazione ‘‘Genitori Utenti Disabili’’, Angelamaria Contona e Mirella Biferali Rossetti, per le numerose denunce pubbliche in merito alle condizioni di vita dei disabili nei centri. L’associazione Genitori Utenti Disabili-Onlus e l’associazione Luca Coscioni invitano tutti i cittadini ad unirsi ai lavoratori dei centri Ri.Rei. e ai genitori che in questi anni hanno lottato «per restituire dignità e rispetto ai disabili». «Nella speranza – proseguono i rappresentanti delle due associazioni – che il procuratore capo Gianfranco Amendola concluda rapidamente l’indagine sulle condizioni di vita dei disabili e di tutti gli operatori all’interno dei centri e ripristini al più presto la legalità». Anche i lavoratori, che persistono l’occupazione del tetto del centro di Santa Severa si uniranno alla protesta di oggi. Intanto la battaglia legale sembra essere appena iniziata. Il consorzio Ri.Rei. comunica di aver dato mandato al proprio legale di presentare querela con annessa richiesta di risarcimento dei danni nei confronti dell’onorevole Robilotta per quanto affermato. «In particolare – dichiarano i vertici Ri.Rei. – il 29 dicembre il consigliere regionale ha affermato direttamente e in maniera perentoria che ‘‘la Regione ha erogato al consorzio Ri.Rei. una somma pari a 20 milioni di euro’’, ragione per cui ‘‘è grave che il consorzio continui a non pagare i dipendenti’’. Il signor Robilotta – prosegue il consorzio – è troppo ben informato per non sapere che la Regione avrebbe dovuto erogare alla Ri.Rei. 20 milioni di euro, di cui 12 milioni per crediti maturati dal settembre 2006 ad oggi e che, alla data odierna, questi denari non sono stati corrisposti ed è questa la ragione per cui il Consorzio non riesce a pagare regolarmente i dipendenti». «Non mi lascio intimidire – replica seccamente il consigliere regionale – so bene che la querela rappresenta un atto intimidatorio nei miei confronti, ma io porto avanti la mia battaglia».