CIVITAVECCHIA – Si aggrava la situazione legata alla sensibile riduzione delle portate idriche da parte del Siit (Servizi Idrici Integrati della Tuscia Spa). Nella giornata di ieri infatti il Servizio 2 di Fiumaretta, che gestisce l’acquedotto comunale, non è riuscito a garantire il rifornimento dei serbatoi in zona Poggio Elevato. Il risultato è stato disastroso: le utenze di Santa Lucia ancora una volta sono rimaste senz’acqua; a secco anche le abitazioni di via Aurelia e via Tarquinia. D’altronde non era difficile prevedere i disagi causati da una diminuzione delle portate in entrata di 15 litri/secondo, giustificata da una situazione debitoria nei confronti della Spa, alla quale, secondo indiscrezioni, il Pincio deve ancora 600 mila euro. Uffici al lavoro nella giornata di ieri per cercare una soluzione al problema che si ripercuote pesantemente sui cittadini. L’assessore alle Manutenzioni, Mauro Campidonico ha infatti scritto al Siit, domandando l’immediato ripristino dei 34 litri/secondo forniti a Civitavecchia, minacciando di rivolgersi alla Procura della Repubblica nel caso in cui la società non dovesse provvedere. Intanto l’assessore al Bilancio, Giampiero De Angeli, informato dell’accaduto, ha finalmente mosso i primi passi convocando una riunione al Comune: giovedì prossimo il Siit, rappresentato da Gianfranco Graziotti potrebbe incontrare il sindaco Moscherini per fare il punto della situazione. Per il momento nessuno preferisce intervenire sull’argomento, sia dalla maggioranza che dall’opposizione. Un caso che accomuna i due schieramenti, che di acqua e delle prospettive per la città evidentemente preferiscono parlare solo in vista di tornaconti politici. Tutto questo mentre da Santa Lucia, via Aurelia e via Tarquinia aumentano le segnalazioni legate alla mancanza d’acqua e con esse le legittime richieste di aiuto alle quali l’amministrazione appare sorda. Si ragiona pensando al passaggio ad Acea di domani e si ignorano le lacune di oggi in nome di una soluzione che, se esiste, si concretizza solo nella mente del primo cittadino e nel braccio alzato dei suoi fedelissimi, che il più delle volte in consiglio votano gli atti per partito preso. Tra la gente in difficoltà, a prospettare una strada percorribile, invece delle solite menate da bar, a quanto pare nessuno ha il coraggio e la volontà di andare.
Amministrazione
2 Novembre 2011
Caso Siit, a secco i serbatoi di Poggio Elevato