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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Cassa integrazione per i dipendenti della Mastarna

    MONTALTO DI CASTRO – L’annuncio risale allo scorso novembre quando, in consiglio comunale, il sindaco di Montalto di Castro Salvatore Carai parlò di mancati finanziamenti per la società da parte della Regione Lazio e di rischio cassa integrazione per i dipendenti della Mastarna, nello specifico di 15 lavoratori che impiegati nel parco archeologico di Vulci. Oggi la minaccia si è tramutata in realtà: dopo l’incontro tra le parti avvenuto sabato scorso si parla di cassa integrazione a partire dal 24 gennaio. In proposito le organizzazioni sindacali di categoria del settore commercio e delle costruzioni hanno espresso la loro preoccupazione in merito alla vicenda. «Esprimiamo preoccupazione per il futuro del parco archeologico di Vulci – dicono i sindacati Cgil, Cisl e Uil – e soprattutto per i 40 dipendenti della società Mastarna. A fronte dei ritardi di finanziamento di circa due milioni di euro e a fronte della salvaguardia dei posti di lavoro, insieme alla società Mastarna abbiamo concordato di aprire la procedura di cassa integrazione per 15 lavoratori a partire dal 24 gennaio fino al 31 marzo».
    L’incontro si è svolto alla presenza del presidente della società, Luciano Pazzetta, del direttore Carlo Casi e del sindaco Salvatore Carai che hanno dichiarato che sia la società sia l’amministrazione comunale stanno adottando tutti gli strumenti necessari per far rientrare il problema nel più breve tempo possibile. Non è da escludere infatti che la cassa integrazione possa essere mantenuta al termine dei due mesi previsti per il momento. I circa 25mila visitatori l’anno sono comunque un segno tangibile dell’importanza che il parco di Vulci riveste come meta archeologica. L’attività del parco rischia però di essere seriamente compromessa. Sul caso intervengono i consiglieri comunali d’opposizione Sergio Caci, Marco La Monica, Vincenzo Libertore e Fabiola Talenti. «Con una lettera indirizzata al presidente del consiglio comunale ed al sindaco di Montalto di Castro – dicono – abbiamo chiesto un’audizione del presidente di Mastarna e del suo direttore generale al consiglio comunale di Montalto di Castro. Una richiesta che verrà sicuramente accolta dall’amministrazione comunale e dai dirigenti di Mastarna e grazie alla quale verrà meglio informata l’assemblea che rappresenta tutti i cittadini di Montalto e Pescia Romana sul futuro che attende i lavoratori della società comunale». «Non vorremmo infatti,– dicono dall’opposizione – che passasse il messaggio distorto che a causa di un mancato finanziamento da parte della Regione la società sia stata costretta a decidere la cassa integrazione per alcuni dei suoi dipendenti. Il Parco Archeologico di Vulci è il primo e fino ad oggi l’unico Parco archeologico esistente nel Lazio, istituito nel 1999 con apposita convenzione tra lo Stato, ministero per i Beni e le Attività culturali, la Regione Lazio ed i Comuni di Montalto e di Canino. Tale convenzione, che disciplina ‘‘l’esercizio coordinato e integrato delle attività di valorizzazione e fruizione del Parco Archeologico di Vulci’’, è stata rinnovata nel 2008, per ulteriori dieci anni, impegnando ciascuno dei firmatari, per le proprie competenze ‘‘nei limiti delle disponibilità di bilancio ovvero attraverso interventi nell’ambito dei propri compiti istituzionali ad individuare, promuovere e finanziare, anche con l’ausilio di sponsor privati, la realizzazione di interventi e di opere’’ (art. 3 comma 5 della convenzione), secondo un programma allegato alla stessa convenzione. Il Parco ha potuto beneficiare di numerosi interventi di ricerca, conservazione e restauro finalizzati alla creazione di itinerari per consentirne la massima fruizione dell’area che hanno visto la Regione Lazio impegnata, attraverso gli accordi di Programma quadro con il Mibac, per 6.000.000 di euro. La richiesta di audizione si rende quindi necessaria per capire fino in fondo com’è stata e viene gestita la società, ma soprattutto quali saranno i piani per il futuro». «Anche alla luce di quanto affermato dal sindaco lo scorso 28 dicembre ‘‘si è stilato un nuovo programma riguardante il Parco Archeologico di Vulci. Si sta ragionando circa un futuro sviluppo del Parco. A gennaio prossimo si potranno avere un quadro ed un programma più precisi’’, siamo curiosi di sapere quali siano il quadro ed il programma più precisi». «Bisogna comunque riconoscere – concludono i consiglieri d’opposizione – il grande rilievo e l’interesse per una delle aree archeologiche e paesistiche più belle, non solo del Lazio, ma anche del panorama internazionale. Gli investimenti già sostenuti, anche regionali, vanno tutelati e promossi: lo scopo deve essere quello di creare nuove strategie che garantiscano la fruizione all’interno di logiche competitive ed adeguate alla sfide attuali per ottenere risultati di ritorno anche economico, rilanciare le iniziative di valorizzazione programmate e tutelare così tutti i posti di lavoro».