CIVITAVECCHIA – «A quando un’ordinanza anti – rovistaggio?» E’ l’interrogativo che si pongono all’interno dell’Associazione culturale Città d’incanto gli Antivandali di Civitavecchia dopo i tanti casi che sono stati monitorati negli ultimi giorni e che riguarda un fenomeno che negli ultimi giorni si sta ripetendo troppo spesso. «Da mesi in città si assiste ad un continuo e disordinato rovistare tra i rifiuti da parte degli zingari, accampati nelle periferie di Civitavecchia, soprattutto nella vecchia struttura pericolante dell’ex Gargana, alla ricerca di oggetti da vendere o barattare. Sono intere famiglie che si sono divise la città in zone, in alcune i responsabili della raccolta sono marito e moglie, in altre nonna e nipoti, in altre ancora fidanzata e fidanzato, ma da diversi giorni il ritiro avviene tramite furgone: scendono 2 o 3 uomini, tirano fuori dai cassonetti tutto il possibile e i sacchi aperti rimangono per terra alla bella vista e al buon odore per le nostre narici. Dopo il loro passaggio le strade rimangono colme di spazzatura»
Un fenomeno che sembra pianificato, ormai consueto e soprattutto ben studiato da parte degli zingari che indisturbati continuano a servirsi dei cassonetti come fossero distributori automatici. Una situazione che non viene minimamente fronteggiata nè, a quanto pare, avvertita come un problema: «Qualcuno di competenza ha notato il fenomeno? E’ necessaria una ordinanza anti-rovistaggio.
Noi cittadini – concludono dal comitato Antivandali – dobbiamo rispettare gli orari per depositare la spazzatura nei cassonetti e se non lo facciamo negli orari stabiliti prendiamo una bella multa. Andiamo incontro all’estate e il fenomeno, con le alte temperature, non è giustificabile nè sostenibile dal punto di vista igienico e del decoro urbano. Chiediamo che venga avviato un provvedimento che impedisca il rovistaggio per garantire l’igiene pubblica delle strade.
Val. Cer.
Società
2 Novembre 2011
Cassonetti saccheggiati dai Rom