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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Cementificio: 18 lavoratori in cassa integrazione

    MONTALTO DI CASTRO – Un’altra realtà imprenditoriale di Montalto di Castro rischia di chiudere. Dal mese di settembre 18 persone impiegate a lavorare nel cementificio di Montalto di Castro del Gruppo Italcementi sono state messe in cassa integrazione. Inaspettatamente, senza che l’azienda comunicasse l’intenzione di utilizzare l’ammortizzatore sociale per fronteggiare la crisi economica, i lavoratori si sono trovati senza occupazione e con tanta paura di perdere quel posto di lavoro che rappresenta la garanzia ed il futuro per le loro famiglie. Ad oggi, la scadenza della cassa integrazione è prevista per marzo, anche se ci sono notizie ufficiose che la danno per prorogata per tutto il 2011. “Di fronte ad una situazione di incertezza lavorativa futura, ci si sarebbe aspettato un intervento politico concreto da parte dell’Amministrazione Carai – commentano dall’associazione Noidimontaltoepescia” che invece ha sottovalutato il problema, ha lasciato i lavoratori da soli senza sostenerli in questo momento di difficoltà e non ha messo in campo nessuna azione di sostegno al comparto imprenditoriale ed alla zona industriale di Montalto, che ormai rappresenta un altro fallimento di questi amministratori”. “Noi -proseguono dall’associazione – riteniamo che sia assolutamente opportuno dialogare con tutte le imprese locali del comparto edile, per stipulare un protocollo d’intesa che realizzi una collaborazione tra la Italcementi e le imprese edili di mutuo sostegno, che abbia come effetto quello di utilizzare risorse e materiali prodotti in zona e garantire così la continuità occupazionale. Invitiamo l’amministrazione e le rappresentanze sindacali a sposare questa iniziativa convocando un tavolo di trattative che coinvolga anche gli operatori locali e la Italcementi per tentare di raggiungere un accordo commerciale e sociale di mutuo sostegno. Purtroppo dobbiamo registrare un altro fallimento di questa amministrazione che ha sottovalutato anche le problematiche organizzative e aziendali di Mastarna, con il risultato che altri 15 concittadini sono stati messi in cassa integrazione ed ora temono per il loro futuro. Gli amministratori si devono assumere le loro responsabilità e capire che governare un paese significa gestire il presente ed il futuro di un’intera collettività: un’ amministrazione assente o distratta come quella attuale, crea solamente danni che dovranno pagare le generazioni future”.