TARQUINIA – Oggi pomeriggio alle 18 si riunisce il consiglio comunale di Tarquinia. Tra i 14 punti all’ordine del giorno c’è anche l’ok alla costruzione dell’ impianto industriale di cemento a Pian degli Organi”. Gli ambientalisti del movimento no coke si preparano a dare battaglia alla scelta definita scellerata dell’amministrazione Mazzola. “Oggi pomeriggio – scrivono i no coke in un comunicato – il Consiglio Comunale di Tarquinia sarà costretto dalla sete di potere del Sindaco, dei superiori politici e degli assessori spendaccioni ad approvare un progetto “Per impianto di macinazione e miscelazione di leganti idraulici e carbonato di calcio “ in loc. “Farnesiana – Pian Boaro”: un cementificio. La monocultura del carbone continua a dilaniare questo territorio e lo fa senza scrupoli. Poco importa che i consiglieri comunali, “obbligati” ad approvare alcuni mesi fa la zona industriale avessero avuto il pudore di escludere dall’insediamento le lavorazioni inquinanti o riconducibili alla combustione del carbone. Dal 10 maggio 2008, i cittadini aspettano la Vas (valutazione ambientale strategica), per la zona industriale di Pian degli Organi, come strumento di tutela, (dato che ricade in una zona agricola), per l’ambiente ma anche per l’integrità dell’agricoltura, che a Tarquinia è la prima voce della produttività totale. Invece, il silenzio”. “Ma l’attività prevista dai documenti oggetto di delibera non dà margine al dubbio, anzi nel tentativo goffo di nascondere grossolanamente la verità appaiono ancora più malefici. Infatti c’è scritto “la lottizzazione che verrà votata prevede l’insediamento di uno stabilimento per la produzione di leganti idraulici di carbonato di calcio con esclusione della produzione di clinker come dichiarato nei documenti di piano…”. Per produrre leganti idraulici ci vuole una combustione e supponiamo con buona probabilità che l’ampliamento del deposito di carbone a Pian d’Organi, da 40.000 a 100.000 tonnellate, voluto dal Sindaco di Tarquinia, lo stesso che si vantava di averlo fatto chiudere per alcuni mesi, servirà per cuocere le pietre che diventeranno calce idraulica. La sottolineatura sarcastica che sarà un cementificio dove non si produce il clinker tranquilizzerà, ma solo fino all’accensione degli impianti, i consiglieri comunali che oggi voteranno sì all’ulteriore inquinamento del nostro territorio e alla sua morte agricola, tappandosi il naso. Tra loro vi sono, lo ricordiamo con profondo rammarico, anche tre medici del nostro ospedale. Si tratta di un cementificio a cui non serve il clinker, perché riceverà fiumi di ceneri tossiche da carbone provenienti da Tvn. Ma la combustione avverrà e il camino sarà un altro momunento al clima di corruttela che si respira a Tarquinia. Ricordiamo a tutti i cittadini e ai consiglieri sensati che i cementifici sono gli insediamenti industriali piu inquinanti di tutti: la nostra agricoltura, la sicurezza alimentare come verrà tutelata? Poi c’è dell’altro, nei documenti della zona industriale che verranno approvati oggi si parla continuamente di depuratore: quello provvisorio, quello defnitivo, allaccio di qua, allaccio di là…Le acque “depurate”, comunque finiranno nel nostro mare che quest’anno ha sofferto insieme ai tarquiniesi e agli operatori turistici di una stato di degrado senza pari nella sua storia, brutto e sporco come non mai”.
Cronaca
2 Novembre 2011
Cementificio a Tarquinia: il no degli ambientalisti