CIVITAVECCHIA – Il Centro Trasfusionale di Civitavecchia sta andando verso la chiusura a causa della mancanza di personale medico interno dell’Asl.
Infatti, le unità operative sono soltanto due e non riescono a coprire i vari compiti, quali le attività di lavorazione e di smistamento del sangue nei vari reparti ospedalieri.
L’Avis, nei giorni di mercoledì, giovedì e venerdì prossimi, ha organizzato presso i locali del Sit- Asl una raccolta straordinaria del sangue e ha messo a disposizione il suo personale medico qualificato per garantire che il sangue raccolto possa essere suddiviso nei vari reparti come quello di chirurgia, medicina, ortopedia, ginecologia e altri dove se ne ha bisogno.
L’associazione di volontario ha sempre supportato il Centro, in quanto fondatrice e promotrice di esso, ed è proprio grazie all’esistenza di questo legame così stretto che il presidente, la dottoressa Nicoletta Iacomelli, sostenuta anche dalle sedi Avis di Tolfa, Allumiere e Cerveteri, si trova a denunciare la Regione Lazio, rea di non aver a cuore la situazione economica degli ospedali provinciali, che restano in vita grazie ai contributi, come nel caso specifico del civitavecchiese San Paolo, della Fondazione Cariciv e di privati.
Lo. Pi.
Sanità
2 Novembre 2011
Centro trasfusionale a rischio chiusura