CERVETERI – Vasi d’arte etrusca del tipo “Olpe Corinzia”, “Oinochoe”, “Olla Bugnata”, “Alabaston”, “Hidria Karpis”; anfore del tipo “Attingitoio” e “Nolano” ed ancora coppette “Schiphos”, “Kylix Figurata”, parure in oro e pietre nonchè numerosi frammenti figurati: è il ricco campionario di oggetti d’arte d’epoca etrusca pronti per essere venduti a facoltosi compratori stranieri, sequestrati dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Roma. Era da tempo che le Fiamme Gialle di Ladispoli cercavano riscontri alle notizie, acquisite da varie fonti confidenziali, che a Cerveteri stesse ricominciando – più florido che in passato – il commercio illegale di reperti archeologici. Per più di un mese, le pattuglie dei finanzieri hanno setacciato il “sottobosco” del settore, finché non hanno avuto la certezza che alcuni compratori russi erano interessati alla partita della preziosa merce. Lo scambio sarebbe avvenuto in località Sasso, nel comune di Cerveteri. La Guardia di Finanza ha pertanto disposto una serie di posti di blocco intorno alle vie di accesso a Cerveteri che hanno permesso di individuare P.C. di 53 anni nato a Roma e residente nel litorale nord romano, che trasportava sulla propria vettura tre grandi frammenti di un cratere figurato di epoca etrusca. Le successive perquisizioni, effettuate presso le due abitazioni del fermato, hanno consentito alle Fiamme Gialle di scoprire ulteriori oggetti d’arte etrusca. Tutti i reperti rinvenuti sono stati sequestrati e concentrati presso gli uffici della tenenza di Ladispoli dove è intervenuta la Soprintendenza dei Beni Archeologici di Valle Giulia, che ha accertato il rilevante interesse storico ed artistico dei reperti ed il loro ingente valore economico. Altri oggetti – a detta della Soprintendenza – pur non risultando autentici, potrebbero comunque essere classificati come opere d’arte di particolare pregio e rarità, in virtù della insolita tecnica di riproduzione, fortemente ingannevole anche per esperti del settore, tanto che l’Ente ne ha chiesto l’acquisizione al patrimonio artistico nazionale per l’avvio di un progetto di studio. Per P.C. è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Civitavecchia per ricettazione e possesso illegale di beni culturali appartenenti allo Stato.
Cronaca
2 Novembre 2011
Cerveteri, sequestrati reperti etruschi pronti a volare in Russia