CIVITAVECCHIA – Altro che assenteismo alla Asl RmF. La Cgil Fp, infatti, critica ‘‘l’utilizzo improprio’’ dei dati statistici diffusi dal Ministero della Funzione Pubblica sulle assenze per malattia riguardanti i dipendenti pubblici e difende l’operato dei lavoratori della RmF, costretti peraltro a svolgere la propria attività in una situazione non certo rosea. «Concordiamo pienamente con l’analisi fatta dalla Direzione Generale della Asl puntualizzando come il Ministro Brunetta, paladino della crociata contro i fannulloni pubblici – hanno spiegato dal sindacato – utilizzi i dati in modo “personale” non tenendo presente il contesto da cui scaturiscono e includendo insieme alle assenze per malattia ogni quant’altra mancanza del dipendente dal posto di lavoro. Così scopriamo che è assenteista chi usufruisce della 104, che le donne che vanno in maternità sono considerate malate e chi più ne ha più ne metta. La verità è che, per carenza cronica di personale in cui naviga da sempre la nostra Asl, il personale con grande spirito di sacrificio manda avanti i servizi sanitari pubblici ed andrebbe gratificato per questo e non sottoposto alla gogna. Se quindi i cittadini trovano chiuso o inattivo un servizio è perché il personale non c’è più, chi va in pensione non viene sostituito, perché al personale precario non viene rinnovato il contratto o perché la Regione Lazio ha deciso di spostarlo presso altri nosocomi in base agli ultimi decreti della Polverini e non certamente perché i dipendenti sono malati. Se il servizio pubblico non funziona è quindi perché si è deciso di non farlo funzionare».
Sanità
2 Novembre 2011
Cgil Fp difende i lavoratori della Asl RmF