CIVITAVECCHIA – “Avvio del sistema aziendale di Clinical Risk Management”. Questo il progetto presentati dal direttore sanitario aziendale, dott. Concetto Saffioti, e il direttore amministrativo aziendale, dott. Salvatore Coronato, oltre naturalmente ai referenti del Risk Management aziendale. “Questo nuovo impegno formativo aziendale sulla prevenzione del rischio clinico ha due parole chiave – hanno spiegato – in primo luogo, incrementare l´empowerment dei nostri operatori sanitari, coinvolgendoli direttamente nelle politiche di promozione della sicurezza delle loro prestazioni e nella lotta all´errore in medicina, e la modulazione dell´offerta formativa sulle specificità delle diverse aree lavorative aziendali, per permettere ad ogni partecipante, in qualunque settore o area operativa sia chiamato ad intervenire, d´acquisire le modalità di prevenzione e di controllo del rischio clinico e di sviluppare adeguate ed appropriate strategie per la sua gestione. Per tener fede alla strategia d´empowerment, già in questa prima fase dedicata al Dipartimento d’Emergenza, si è puntato a proporre metodi e strumenti per l´identificazione e per l´analisi dei rischi; pertanto ampio spazio verrà dato tre specifici strumenti operativi: la segnalazione spontanea degli eventi (incident reporting) mediante una specifica scheda sperimentale; alla loro analisi con un metodo proattivo, qual è l´Analisi dei modi e degli effetti delle insufficienze (Failure Mode and Effect Analysis o in acronimo F.M.E.A.) ed alla loro analisi con un metodo reattivo, rappresentato dall´Analisi delle Cause Radici (Root Cause Analysis o in acronimo R.C.A.). Inoltre, per sei mesi, i partecipanti al corso, in supporto ai rispettivi Dirigenti di UOC, dovranno svolgere attività specifiche di gestione del rischio clinico, impiegando gli strumenti d´identificazione e d´analisi del rischio prima acquisiti. Nello stesso periodo dovranno promuovere, nella unità operativa di competenza, l´incident reporting. In entrambe le attività i nostri operatori sanitari saranno supportati dai Docenti del corso. Per gli operatori coinvolti nell´iniziativa queste attività saranno sottoposte a valutazione dalla Direzione Sanitaria Aziendale nell´ambito dell´assegnazione del salario di produttività, mentre i loro Dirigenti di Unità Operative Complesse su queste iniziative saranno valutati del management aziendale. Per tener fede all´impegno di differenziare l´offerta formativa in base alle aree di provenienza degli operatori, dopo il Dipartimento d´Emergenza, seguiranno altri analoghi interventi formativi che riguarderanno specificamente l´area della Clinica (medica, pediatrica, ginecologica e chirurgica), l´area della Diagnostica (di laboratorio e delle immagini) ed infine il Blocco operatorio”.
Sanità
2 Novembre 2011
Clinical Risk Management, in campo la Asl