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    Speciale medicina
    2 Novembre 2011
    Colesterolo: amico o nemico? Conoscerlo per controllarlo

    LaNegli ultimi tempi si sente spesso parlare del colesterolo in maniera negativa. Molti sanno che avere livelli di colesterolo nel sangue troppo alti, costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari. Ma quello che non tutti sanno è che il colesterolo è una molecola molto importante per l’organismo, in quanto svolge funzioni fondamentali.
    Il colesterolo è una sostanza simile alla cera che appartiene alla famiglia dei lipidi, così come i grassi e gli oli. E’ un costituente fondamentale delle membrane cellulari e partecipa alla formazione delle cellule nervose e di alcuni ormoni. La maggior parte del colesterolo presente nel corpo è sintetizzata dal fegato; la parte rimanente viene introdotta con gli alimenti.
    Si distinguono due tipi di colesterolo: colesterolo a bassa densità di lipoproteine (LDL) e quello ad alta densità di lipoproteine (HDL). Il primo è comunemente detto colesterolo “cattivo” perché trasporta il grasso all’interno del corpo; ha una consistenza soffice e appiccicosa e, in talune circostanze, si può attaccare alle pareti interne delle arterie provocandone il restringimento (processo arteriosclerotico), con conseguente riduzione del flusso sanguigno e formazione di trombi. Questo evento è molto pericoloso perché può provocare un infarto o un ictus.
    Il colesterolo HDL è invece detto colesterolo “buono” perché porta via i grassi dal corpo e li convoglia nel fegato. Un rapporto HDL/LDL alto, quindi, è un fattore protettivo contro le malattie cardiovascolari. I livelli di colesterolo nel sangue sono notevolmente influenzati dalla dieta e dallo stile di vita adottato. Seguendo una dieta equilibrata, mantenendo un corretto peso corporeo e facendo una regolare attività fisica, è possibile mantenere nella norma i livelli di colesterolo.
    Alcuni alimenti, come uova, fegato, crostacei, sono naturalmente ricchi di colesterolo; altri alimenti invece contengono dei grassi che, se assunti in quantità eccessiva, possono determinare un aumento del colesterolo LDL. In particolare si tratta dei grassi saturi, presenti in burro, lardo, salumi, carni rosse, formaggi e dei grassi TRANS, i grassi parzialmente idrogenati (margarine vegetali).Al contrario vi sono altri grassi, i cosiddetti grassi insaturi, che aiutano a ridurre il livello del colesterolo LDL. Fonti di acidi grassi insaturi sono gli oli vegetali e gli oli di semi, il pesce azzurro (alici, sgombro, salmone) e i semi oleosi (noci, mandorle, sesamo). Esiste infine un’ultima categoria di alimenti, rappresentata da frutta e verdura, che grazie all’elevato contenuto di fibra alimentare, limita l’assorbimento a livello intestinale dei grassi introdotti durante il pasto.
    Per ridurre il rischio di insorgenza delle malattie cardiovascolari è pertanto necessario scegliere i grassi giusti e ridurne complessivamente la quantità introdotta, scegliendo alimenti che ne contengano pochi, soprattutto di quelli saturi. Anche la scelta delle modalità di cottura può contribuire all’abbattimento globale della quota di grassi (cottura al forno, alla griglia, al vapore).
    Numerosi studi epidemiologici hanno dimostrato che lo stile alimentare più idoneo nel ridurre l’incidenza delle patologie cardiovascolari è la Dieta Mediterranea, basata sul consumo di cereali integrali, legumi, pesce, frutta, verdura, olio d’oliva. Gli alimenti tipici della tradizione mediterranea permettono inoltre di realizzare dei piatti unici (pasta e fagioli, pasta col pesce, minestroni di verdura e cereali), in grado cioè di fornire da soli tutti i principi nutritivi necessari, consentendo un risparmio sia in termini energetici (un solo piatto invece di due) che economici.

    Dott.ssa Simona Pagannone
    Biologa – Nutrizionista