CIVITAVECCHIA – Le autocelebrazioni dell’assessore al Commercio, Alessandro Maruccio, riguardanti un presunto giro di vite in città sul commercio abusivo, cozzano in maniera clamorosa con la realtà dei fatti: non vi è angolo di Civitavecchia in cui ambulanti irregolari o venditori improvvisati non arrivino ad accalappiare clienti. Che i controlli della Polizia municipale ci siano stati è innegabile, ma da qui a parlare di «dati consistenti» relativi a contravvenzioni e sequestri, ovviamente ce ne passa. Maruccio ricorda che sul lungomare e a viale Garibaldi il commercio itinerante è assolutamente vietato. Bene fa ad evidenziare lo sforzo della Polizia municipale, tra l’altro a corto di uomini e mezzi (praticamente in ginocchio) per volontà della stessa amministrazione alla quale egli appartiene, ma l’assessore Maruccio si spinge oltre e parla di un freno messo al fenomeno dell’abusivismo commerciale. Come se i cittadini non si rendessero conto che le sue parole non trovano riscontro nei fatti. Come se la gente non notasse la presenza di bancarelle lungo viale Garibaldi, allestite da abusivi stranieri ed italiani. Una cosa sensata Alessandro Maruccio la dice: «Non bisogna fermarsi qua, credo sia necessario proseguire su questo percorso per ottenere la legalità che le persone per bene, commercianti e cittadini, richiedono da ormai troppo tempo sulle nostre strade». Condivisibile, ma sarebbe il caso di accantonare i proclami e iniziare dai fatti.
Amministrazione
2 Novembre 2011
Commercio, per Maruccio è tutto regolare