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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Comune di Montalto: danno erariale per milioni di euro

    MONTALTO DI CASTRO – Era novembre 2008 quando un articolo pubblicato sul settimanale Panorama parlava del Comune di Montalto di Castro e di presunte mani bucate da parte dell’amministrazione comunale. Un elenco di opere lasciate incompiute o non utilizzate con le finalità per le quali erano state realizzate e progettate, tiravano in ballo il piccolo comune castrense, noto per essere tra i centri più ricchi d’Italia. Si parlava di sperpero di denaro e fondi, anche ministeriali, utilizzati in modo poco appropriato. Da lì, da quel lungo elenco di opere, partì l’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Tarquinia e giunta ormai a conclusione. Dalla tenenza massimo riserbo sulle risultanze dei controlli che avrebbero portato le fiamme gialle a rilevare un danno erariale per svariati milioni di euro oggetto d’attenzione della Corte dei Conti. Al centro dei controlli degli uomini del tenente Luigi de Gregorio, diverse opere pubbliche avviate nel comune castrense. Tra queste, la costruzione del teatro, non ancora utilizzato, l’ospedale di comunità per anziani, la rotatoria all’innesto con la strada per la Marina e la barca per disabili. Secondo quanto si è potuto apprendere, sarebbero emersi casi di varianti approvate senza i requisiti di legge e gare effettuate senza i requisiti previsti o anche di lavori non svolti a regola d’arte. Per quanto riguarda l’imbarcazione per portatori di handicap, ad esempio, sarebbero emerse fatturazioni non attinenti alla finalità e alla tipologia della stessa barca che, da talune documentazioni, risulterebbe anche essere stata ormeggiata contemporaneamente in due punti diversi. Nel mirino, dirigenti di alcuni settori specifici, come per esempio l’ufficio bilancio, i responsabili dei procedimenti negli appalti, nonché il segretario comunale. Del presunto danno erariale potrebbe dover rispondere anche il sindaco Salvatore Carai che avrebbe dovuto sapere e vigilare sul sistema delle opere pubbliche.