di STEFANO MAPPA
TARQUINIA – In un palazzetto dello sport gremito, mercoledì 8 la città di Tarquinia, ha festeggiato Luca Podda, della Cosmo boxe, quale nuovo campione italiano dei 75 chilogrammi.Il giovane pugile tarquiniese, giunto in finale dopo aver battuto negli ottavi il siciliano Benito Cannata, nei quarti il pugliese Leandro Giglio (10-0), in semifinale il campano Luca Esposito (11-1), ha trovato come ultimo sfidante, colui che alla vigilia era stato indicato proprio da Podda, quale uno dei probabili avversari in grado di metterlo in seria difficoltà e cioè l’atleta delle Fiamme Oro, Salvatore Greco. Grande incontro quello combattuto dal promettente atleta di Tarquinia; costantemente in vantaggio sin dalla prima ripresa, Luca ha saputo mantenere con grande intelligenza il controllo della sfida andando a vincere, in un crescendo di scambi intensi e spettacolari, il titolo italiano con il punteggio di 12 a 5. Al calore profuso dai numerosissimi concittadini giunti in massa al palazzetto dello sport “Angelo Iacopucci”, famoso boxer tarquiniese degli anni settanta morto tragicamente il 20 luglio del 1978 a seguito di uno sfortunato incontro di pugilato, si è unito anche quello del Sindaco della città di Tarquinia, Mauro Mazzola e dell’Assessore allo sport, Sandro Celli entrambi invitati sul ring a premiare, il nuovo idolo di casa. Ma i riconoscimenti non si sono fermati al sola consegna delle meritatissime medaglie ma sono proseguiti anche dopo incontri con il giusto e doveroso tributo nei confronti del pugile Davide Cenciarelli, quale migliore promessa Italiana ed ancora Luca Podda come miglior pugile della manifestazione. Alla consegna dei premi è stato chiamato sul ring il Tecnico Federale Raffaele Bergamasco, presente ai campionati quale osservatore speciale del team azzurroTarquinia spegne dunque i riflettori sul più importante evento pugilistico italiano dell’anno ed accende nuove emozioni intorno ad un giovane atleta che, in solo due anni ha saputo conquistare non solo riconoscimenti e medaglie, ricordiamo nel 2007, l’assegnazione del “guanto d’oro”, nel 2008 un titolo italiano e nel 2009 un bronzo ai Giochi del Mediterraneo e da una partecipazione ai mondiali, ma anche il cuore e l’attenzione, rispettivamente, di molti concittadini e di una Federazione sempre più tecnicamente orientata a puntare su nuovi talenti.