TARQUINIA – Sono stati fermati sull’Aurelia, al chilometro 84, due pirati della strada, pregiudicati, che da giorni danneggiavano le auto che transitavano lungo la statale, da Civitavecchia a Grosseto, con l’intento di truffare gli automobilisti ricorrendo ad abili raggiri. I due, A.B. di 59 anni di Sarno e M.R. 29 anni di Roma, sono però finiti nella rete dei carabinieri della stazione di Tarquinia, coadiuvati dalla Polstrada di Orbetello, dopo un’attenta attività di controllo avviata anche dalla questura di Grosseto e a seguito della denuncia ai carabinieri di un automobilista di Follonica, vittima della truffa. I pirati dell’Aurelia, con l’ausilio di attrezzi vari, come punteruoli, sassi, piombo e cacciaviti, procuravano danni alle macchine che li affiancavano – in fase di sorpasso o anche nelle aree di sosta -, e subito dopo accusavano le vittime di aver procurato graffi e bozzi alla propria macchina, che effettivamente risultava abilmente danneggiata. I pregiudicati lampeggiavano ai passanti, li facevano fermare e poi li accusavano di aver strusciato la fiancata della macchina, o uno specchietto o un parafango, chiedendo il risarcimento danni. I malcapitati automobilisti di fronte all’evidenza dei fatti, erano costretti a riconoscere di aver sentito un rumore e, credendo di aver effettivamente strusciato l’auto dei due furbi, a chiedere scusa. Spesso i malcapitati, per evitare ricorsi all’assicurazione pagavano piccole quantità di denaro, 50-100 euro, per il danno procurato, rimanendo del tutto ignari di essere incappati in una vera e propria truffa. Nei giorni scorsi il ‘’giochetto’’, capace di far fruttare ai due, centinaia di euro in pochissime ore, è stato smascherato dai carabinieri di Tarquinia diretti dal comandante Stefano Girelli. I militari hanno bloccato i due a bordo di una Ford-Ka nera (senza assicurazione) e hanno sequestrato oltre all’auto, tutto il materiale utilizzato per il raggiro: oltre a punteruoli, sassi, piombi e cacciaviti, hanno anche trovato vernici, stucco, spatole, bombolette e carta vetrata utilizzati per le rapide riparazioni da effettuare alla propria macchina, prima del ‘‘colpo’’ successivo. I pregiudicati sono stati sorpresi con 300 euro ancora arrotolate nella tasca, ritenute provento del ‘’lavoro’’ appena iniziato in quel giorno. Entrambi sono stati denunciati per danneggiamento in concorso e tentata truffa. Denunciati anche per detenzione illegale di armi atte ad offendere: nell’auto i militari hanno infatti rinvenuto anche una catena. (Ale.Ro.)
Cronaca
2 Novembre 2011
Con sassi e cacciaviti contro le macchine in sorpasso