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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Consiglio dei geometri: è polemica

    S. MARINELLA – È polemica al collegio dei geometri della Provincia di Roma per il regolamento elettorale sul rinnovo del consiglio che, secondo alcuni, non è più conforme alle nuove direttive enunciate dalla Corte di cassazione con una sentenza che prevede la validità delle schede che non riportino un numero di preferenze pari al numero degli eleggibili. «E’ evidente come la nuova interpretazione favorisca i candidati di minoranza – commenta il geometra Fabrizio Fronti – ovvero quelli che presentano la loro candidatura al di fuori di cordate elettorali. Il sistema finora in uso, obbligava invece i candidati a riunirsi in liste chiuse con un numero di componenti pari a quello degli eleggibili (cioè 15). In questo modo, si aveva la vittoria di una lista, indipendentemente dal valore dei singoli candidati, chiunque rimane fuori da queste liste chiuse è inesorabilmente escluso dalla competizione elettorale. Con questa sentenza, ora, il Professionista di Ordini e Collegi, è libero di votare anche un solo candidato e non sarà obbligato ad includere altri nominativi a lui sgraditi o sconosciuti, ma necessari per non farsi annullare la scheda. Un organismo istituzionale così importante come un Consiglio di un Collegio – prosegue Fronti – non può non controllare e verificare tutte le norme, leggi e regole prima di indire delle elezioni. Lo scopo, comunque, non è quello di produrre dei cambiamenti nei risultati elettorali (quindi il riconteggio delle schede in quanto tutte nulle), ma quello che si vuole ottenere è un primo passo verso la modifica delle leggi elettorali per gli Ordini e Collegi Professionali, per arrivare ad avere una rappresentanza in ogni consiglio, di Ordine o Collegio, di una minoranza che fino ad oggi è costretta a rimanere esclusa dai suddetti organismi mentre in qualsiasi altre istituzioni è garantita per legge. Tutto questo – conclude il geometra – per meglio far capire l’azione intrapresa da alcuni Geometri di Roma e Provincia verso il Consiglio uscente, il quale nell’occasione del rinnovo del consiglio per il quadriennio 2011-2015 che si è qualche giorno fa, non ha tenuto conto della sentenza sopra citata falsando pesantemente l’esito dell’intera tornata elettorale”.