CIVITAVECCHIA – Continua a colpi di comunicati stampa la querelle tra Angelo Pierotti e Mario Benedetti. Quest’ultimo ha infatti replicato alle accuse del riformista di sinistra. «L’aggressore è lui, non certo io – ha dichiarato Benedetti – mi sono limitato a difendermi, disarmandolo, visto che aveva in mano un manganello». Benedetti ha aggiunto che la lite scoppiata non avrebbe nulla a che vedere con lo stabilimento del Pirgo: «Quell’uomo si trovava vicino alla mia macchina e inveiva contro il Sindaco. Vedendomi mi ha associato a lui, dandomi del truffatore. Quando gli ho chiesto spiegazioni è sorto il problema ed io ho riportato 16 giorni di prognosi per via di un trauma cranico». Mario Benedetti ha fatto sapere che qualcuno dalla segreteria del Sindaco avrebbe filmato la scena: «I fatti sono chiari – ha proseguito – mi ha dato del pregiudicato e mi ha minacciato di morte davanti ai carabinieri e alla polizia. Non ho mai avuto problemi con la giustizia – ha concluso – e se parliamo del Pirgo, ho vinto una regolare gara d’appalto. Ho già querelato Pierotti, ora la giustizia farà il suo corso».
Naturalmente Piertotti non ha perso tempo e ha subito ribattuto alle dichiarazioni di Benedetti. L’esponente dei Riformisti di Sinistra, ha infatti inoltrato una nota stampa con la quale pone alcune precisazioni circa la lite dell’altro ieri, annunciando un incontro con la stampa il prossimo venerdì. “La falsa versione dei fatti accaduti “comunicata dal signor Benedetti” – scrive Pierotti – conferma e rafforza la tesi che dietro l’annunciata aggressione ci sia un mandante ben preciso. Egli crede che fancendo dei nomi possa intimorire i testimoni, al punto di modificare la cronologia degli eventi. Ebbene sappia che questa mistificazione della reltà non può che produrre l’effetto contrario. Ogni replica infatti verrà puntualmente e precisamente smentita, e saranno date rispostea adeguate per tutto, ivi compresi atteggiamenti e comportamenti. Rimane quindi il tentativo “non riuscito” di una vigliacca aggressione, che rafforza la volontà di rifare la gara per la concessione del Pirgo, in quanto illegittima. Mentre rilasciata agli amici degli amici, con l’obiettivo di far partecipare anche i cittadini con veri e reali requisiti alla gestione”.