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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Corridoio tirrenico ai nastri di partenza

    STRADATARQUINIA – Il corridio tirrenico ai nastri di partenza. Ma c’è chi ancora è pronto a dare battaglia. Riccardo Fortuna consigliere della Provincia di Viterbo in quota Prc, torna a parlare di autostrada per denunciare, sulla scia di quanto già detto da Furio Colombo, «un inciucio tra Pd e Pdl». Fortuna è chiaro: «La battaglia proseguirà, oltre che sul territorio, anche in Provincia, a Viterbo, con la richiesta di uno specifico consiglio provinciale aperto». «Secondo il ministro per le Infrastrutture Matteoli- dice il consigliere del Prc -, entro fine anno dovrebbero cominciare i lavori per la distruzione dell’Aurelia attuale, in favore di un’autostrada, quindi a pagamento, che ne ricalcherà il percorso anche a noi pare evidente un brutto ‘‘inciucio tra Pd e Pdl’’ ai danni del territorio e di chi lo abita. C’è un progetto che deve ‘passare’ a tutti i costi, un danno enorme per la comunità e un grande affare per qualcuno. Stiamo parlando della Sat, Società Autostrada Tirrenica». «I nostri governanti – prosegue Fortuna – si accingono a distruggere la stessa Aurelia, che nel recente passato avevano allargata al costo di un fiume di miliardi di vecchie lire, ma si sa che gli sprechi di denaro pubblico non hanno mai spaventato le nostre caste. Siamo di fronte ad un colossale esproprio, con l’aggravio della deturpazione di una fascia costiera che verrà letteralmente tagliata via dall’entroterra. Si pensi che l’altezza del ‘muro autostradale’ che vogliono realizzare, è grossomodo pari a quella del muro che separa Israele dalle zone palestinesi in Cisgiordania, 8-10metri, mentre la larghezza del sedime autostradale è fino a 5-6 volte superiore a quella della zona di interdizione intorno al muro israeliano». «Si dovranno demolire case e manufatti e poi anziché terminarne l’adeguamento, si divorerà metà dell’attuale Aurelia, affinché essa diventi impercorribile, costringendo il passaggio a pagamento sulla nuova tratta, da parte dei milioni di veicoli che transitano tra Roma e la Toscana». «L’affare è sicuro – prosegue il consigliere del Prc – chi tra gli automobilisti non volesse pagare, può tranquillamente impantanarsi nella vecchia Aurelia, ridotta a poco più che una strada vicinale. Alla Provincia di Viterbo ed alle altre coinvolte, intanto, non viene chiesto alcun parere, mentre si interloquisce solo con le Regioni, che lo stesso Furio Colombo ha definito come interessate quanto colpevoli. Sono proprio Toscana e Lazio infatti, due Regioni in mano al Pd, a volere a tutti i costi la realizzazione del progetto, oltre ovviamente allo ‘sponsor’ istituzionale Matteoli, toscano di An. Tramite il solerte governatore Piero Marrazzo, il Pd laziale si è ampiamente rivelato ed ha accolto la proposta della Sat, mentre i sindaci del Pd locale si sono largamente allineati». Chiaro il riferimento a Mazzola e Carai. I capitali necessari all’opera li metterebbe la società, mentre il governo dovrebbe provvedere alle autorizzazioni «Ed ecco che l’affare è servito – dice Fortuna – Il primo tronco necessiterebbe un investimento di 3,8 miliardi di euro, tanto dunque valgono i nostri futuri pedaggi, tanto verrà tolto dalle tasche degli italiani e delle aziende». Poi affondo sulla Sat: «Il presidente è ancora l’avvocato Antonio Bargone, dalemiano di ferro».