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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Corto circuito a Villa Chiara: arrestati i gestori per omicidio colposo

    SANTA SEVERA  – Omicidio e sequestro di persona: sono questi i reati per i quali i carabinieri di Civitavecchia hanno arrestato i coniugi che gestivano l’Oasi anziani Villa Chiara di Santa Severa, la casa di riposo in via dei Normanni 7 dove stamattina, poco prima delle sei,  si è consumata una tragedia. Un corto circuito all’impianto elettrico, collegato ad una caldaia e ad un climatizzatore, ha generato una coltre di fumo che ha invaso la dependance della villa, dove vivevano due anziani morti per asfissia. Si tratta di Lamberto De Bernardino di 82 anni di Cerveteri e di Giovanni Marongiu, 91anni di Santa Marinella. In base a quanto si apprende da fonti investigative, la dependance, non autorizzata a dormitorio per la casa di riposo, in realtà sarebbe stata un magazzino che i gestori avevano riconvertito a camera da letto. Il sopralluogo delle forze dell’ordine, tra le altre cose, avrebbe rilevato, infatti, che le uscite di sicurezza non sono a norma. Secondo le prime ricostruzioni effettuate dai carabinieri della stazione di Santa Severa immediatamente intervenuti sul posto, a dare l’allarme è stata una donna originaria del Madagascar presente nella struttura e che ora si trova ricoverata per un’intossicazione all’ospedale San Paolo di Civitavecchia. Non è ancora chiaro se si trattasse di un’infermiera dipendente della Rsa o semplicemente di una badante. Pochi minuti fa la donna si è risvegliata ed è stata sottoposta ad interrogatorio da parte degli inquirenti. E’ stata l’unica addetta della struttura a chiamare il responsabile, che a sua volta ha contattato i vigili del fuoco e i carabinieri. I militari, giunti in forze sul posto, hanno cercato di portare in salvo SANTAalcune persone, tra cui la stessa infermiera. Sono tuttora in corso gli accertamenti all’interno della residenza. Secondo alcune sommarie informazioni la Rsa sarebbe stata accreditata per undici ospiti e ne conteneva invece tredici. La villa, adesso, è stata presa in carico dalla Croce Rossa che sta provvedendo alla somministrazione dei pasti per gli anziani ospiti in attesa che si proceda al trasferimento degli stessi presso Villa Lessona. Gli inquirenti hanno già posto i sigilli alla dependance e più tradi procederanno al sequestro dell’intera struttura.