di GIAMPIERO BALDI

SANTA MARINELLA – Momenti di paura, stamattina intorno alle 5.30, per un incendio che ha distrutto una casetta in legno in cui era alloggiato un pannello solare. Per cause in corso di accertamento, (sembra comunque che a mandare in fumo il manufatto sia stato un corto circuito in un pannello per l’energia solare), una piccola casetta che era collocata sulla terrazza di un palazzo in pieno centro cittadino sulla via Aurelia, ha letteralmente preso fuoco.
Ad accorgersi delle fiamme è stata una pattuglia della Polizia, che in quel momento stava transitando lungo la statale. Gli stessi, hanno avvertitoo i Vigili del fuoco della Caserma Bonifazi di Civitavecchia, i Carabinieri e un’ambulanza della Misericordia. Attimi di paura: in un primo momento si è infatti pensato che il proprietario della casetta, nel tentare di spegnere l’incendio, fosse rimasto coinvolto nella nube di fumo ed avesse avuto un malore.
La moglie dell’uomo, non vedendolo tornare, si è preoccupata tanto da avvertire anch’essa la Misericordia che, giunta immediatamente con un’ambulanza sul posto non è dovuta fortunatamente intervenire in quanto l’uomo era già al sicuro. I pompieri, però, hanno dovuto lavorare per oltre un’ora e mezza per spegnere l’incendio, mentre i Carabinieri hanno bloccato l’Aurelia, deviando il traffico nelle strade adiacenti. Il lavoro dei vigili del fuoco ha incontrato delle difficoltà, in quanto le autopompe non potevano arrivare vicino al luogo dell’incendio per cui è stato necessario raggiungere le fiamme con una scala mobile collocata su un’autogrù. Solo intorno alle 7,30 tutto è tornato alla normalità. Dopo questi fatti, comunque, ci si domanda come possano succedere queste cose. Secondo un esperto in materia, infatti, il pannello fotovoltaico che produce energia elettrica, trasformandola e trasferendola con un inverter in rete, è formato da diversi strumenti elettrici come l’interruttore di sgancio e cioè una specie di salvavita che per surriscaldamento ha causato il corto circuito, oppure un cavo di sezione inappropriata.