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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Dal Pincio i 16 peccati del documento cubano

    CIVITAVECCHIA – Da informazioni rilasciate dagli uffici del Tribunal Provincial Popular de L’Havana, il documento diffuso in città nei giorni scorsi presenta le seguenti anomalie: 1. L’intera intestazione è sbagliata, perché ad emettere eventualmente simili certificati non è il Ministero della Giustizia – Tribunale Provinciale ma il “Tribunal Supremo”, competente per il rilascio di simili attestazioni; 2. non è specificato quale Tribunale Provinciale avrebbe emesso la sentenza di espulsione, dal momento che ogni provincia ha il proprio tribunale (dal documento si può solo desumere che si tratti della provincia de L’Havana, essendo quello il presunto luogo di rilascio); 3. non si evince quale “sala” del Tribunale Provinciale abbia seguito e istruito l’eventuale processo, informazione che invece va obbligatoriamente inserita, visto che il solo Tribunale de L’Havana conta ben 9 “sale”; 4. sul documento è inserito il numero di sentenza ma non la data, anche questa obbligatoria, ai fini della rintracciabilità; 5. il testo di un simile certificato deve necessariamente contenere i dati anagrafici e tutti gli altri riferimenti dell’interessato, mancanti i quali vengono di norma inseriti quelli dei genitori o del parente più prossimo; 6. nei certificati di sentenza non si usa la parola “depuso” (cioè “disposto”), bensì “impuso” (vale a dire “imposto”); 7. il termine señor non si usa per i certificati riguardanti i tribunali penali, ma viene rimpiazzato dalla parola “acusado” che precede il nome; 8. oltre ai riferimenti della sentenza, mancano anche quelli della causa (numero e anno), anche questi indispensabili ai fini della rintracciabilità della pratica; 9. un errore sostanziale è poi il fatto che ci si riferisce ad una condanna per espulsione, che tuttavia, per effetto dell’articolo 46 del codice penale è da considerarsi una pena accessoria alla pena principale, della quale manca qualunque riferimento nel foglio; 10. il documento dovrebbe specificare se esistano o meno responsabilità civili connesse a quelle penali; 11. dovrebbe fare anche riferimento all’uso o meno della carcerazione preventiva dell’accusato; 12. il certificato non è come una comune pratica e dunque non dovrebbe contenere richiami diretti ai numeri e ai titoli degli articoli del Codice Penale; 13. le considerazioni contenute nel documento in merito alle caratteristiche del delitto, quelle personali e il grado di pericolosità sociale non possono essere inserite in simili documenti se non come letterale citazione della sentenza; 14. simili certificati vengono rilasciati solo se si inseriscono i riferimenti della persona alla quale vengono rilasciati e l’uso che deve farne; 15. il timbro del Tribunale risulta poco leggibile e fa ritenere probabile la falsificazione; 16. al Tribunale de L’Havana non esiste alcuna segretaria di nome Yamila Hernandez Gutierrez e comunque non si usa il termine “secretaria” nel rilascio dei certificati.

     

    Le osservazioni, riferisce il Pincio, sono state desunte grazie all’esperienza e all’opera di ricerca dell’avvocato curbano Osvaldo Javier Fernandez Guerra.