CIVITAVECCHIA – C’è silenzio sul caso di furto aggravato che vede coinvolto l’assessore al Commercio e turismo Vincenzo De Francesco, irreperibile durante l’intera giornata di ieri. Grave l’accusa per la quale è stato rinviato a giudizio, se non altro per il ruolo che lo stesso ex esponente dell’Udeur ricopre in seno all’amministrazione comunale. Il deferimento c’è stato circa cinque anni fa, a seguito di indagini che hanno portato a scoprire un ammanco di energia elettrica mediante i riscontri effettuati sul quantitativo indicato dal contatore e quello effettivamente consumato. In particolare gli inquirenti hanno proceduto dietro segnalazione dell’Enel, accertando che il contantore di un’utenza intestata proprio a De Francesco era stato manipolato, tanto da segnare un consumo di energia elettrica nettamente inferiore a quello reale. Indagini che hanno consentito alla Procura della Repubblica di ipotizzare a carico dell’assessore il reato di furto aggravato. Un fatto mai emerso, del quale si è avuto notizia solo venerdì mattina, quando tra le udienze in programma al Tribunale risultava anche quella dell’esponente dell’amministrazione Moscehrini. Un rinvio a giudizio che risale a diversi mesi fa, mentre per la mattinata di venerdì era previsto l’ascolto di un dipendente dell’Enel in qualità di testimone, il quale avrebbe dovuto illustrare il funzionamento di un contatore elettrico, spiegando in quale modo quello intestato all’imputato sarebbe stato manomesso. L’uomo tuttavia non si è presentato, inducendo il giudice a rinviare l’udienza al prossimo novembre.Un episodio destinato a far discutere, soprattutto se si considera che sarebbe accaduto molto prima delle elezioni amminitrative del 2007, alle quali De Francesco ha partecipato prima di accettare l’incarico di assessore al Commercio e turismo, pur conoscendo la sua posizione giudiziaria.
Cronaca
2 Novembre 2011
De Francesco processato per furto aggravato