CIVITAVECCHIA – «Questa struttura va spostata». Lo ha detto senza mezzi termini il sindaco Gianni Moscherini, intervenuto su lungoporto Gramsci dopo che il proprietario del ristorante “Bounty”, Carlo Kattab, ha minacciato di darsi fuoco. Il Pincio gli ha infatti intimato di rimuovere la struttura esterna per poter proseguire nei lavori di restyling dell’area che in quel punto si sono bloccati, con ritardi per la ditta che si tramutano in soldi e penali per il Comune. Così questa mattina gli animi si sono riscaldati: il proprietario del locale, esasperato, ha cercato di far valere le proprie ragioni. Di smontare la struttura non ne vuole sapere. «Così mi rovinate!». E lo hanno detto anche il fratello e gli altri che lavorano con lui al locale. Sono dovuti intervenire i carabinieri e i Vigili Urbani: poi, alla fine, è arrivato il sindaco Moscherini, accompagnato dal dirigente Balsani e dai tecnici del Pincio. E’ vero che da “dehors” che originariamente avrebbe dovuto essere, e quindi temporanea, la struttura è diventata fissa, ci sono stati spesi soldi, ci sono addirittura ricorsi al Tar in atto; ma è altrettanto vero che non è la sola struttura esistente, e che quindi la regola andrebbe applicata per tutte. Manca un regolamento apposito, come è stato sottolineato da più parti, e questa assenza rischia di creare ancora più tensioni. «Su questo aspetto accelereremo i tempi – ha spiegato il Sindaco al termine di un faccia a faccia con Kattab – non accettiamo queste prese di posizioni, e questa struttura va tolta, questo è chiaro. Mi sono impegnato a trovare un compromesso». Di questo si parlerà domani nel corso di una nuova riunione. «Vedremo cosa avrà da dirci – ha spiegato il legale di Kattab Teresa Calbi – se il Pincio ha deciso di togliere questa struttura affronterà anche le conseguenze che ne deriveranno. Ovviamente, però, chiederò che venga fatto un controllo su tutte le strutture simili presenti; per tante altre, infatti, non è stato fatto nulla».
Amministrazione
2 Novembre 2011
Dehors, esplode la polemica