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    Amministrazione
    2 Novembre 2011
    Dehors, la tassa aumenta del 382%

    DEHORSCIVITAVECCHIA – Guai in vista per i commercianti civitavecchiesi. I problemi riguardano l’ormai accertata sproporzione tra la tassa sul suolo pubblico e quella applicata per l’installazione di dehors fuori dai locali pubblici. Dopo l’infuocata riunione che si è tenuta nei giorni scorsi alla Confcommercio, gli operatori del settore di pagare proprio non ne vogliono sapere. La vicenda riguarda essenzialmente la nuova delibera che impone prezzi diversi a seconda della struttura. Lo scorso anno, ad esempio, i commercianti per l’occupazione del suolo pubblico, come pure per l’installazione di dehors, versavano un importo pari a 33 euro al metro quadrato. Quest’anno le cose sono cambiate: la tassa sul suolo pubblico è rimasta invariata, mentre chi intende usufruire di un dehors deve corrispondere un importo pari a 59 centesimi al metro quadrato ogni giorno, per un periodo massimo di nove mesi. Una stangata senza precedenti, considerato che chi utilizza ad esempio 50 metri quadrati di spazio in meno di un anno si troverebbe a pagare da 1.650 euro a 7.965 euro. Un rincaro che supera il 382%, considerando tra l’altro che la stessa tenda che di norma si trova all’esterno di un pubblico esercizio viene classificata esattamente come un dehors. Così gli operatori del settore hanno alzato la voce e la Confcommercio, consapevole di trovarsi in una situazione che vede numerosi iscritti ‘‘non in regola’’ rispetto alla delibera del Sindaco, non sa come aggirare l’ostacolo. Va detto inoltre che a questo punto numerose strutture installate dai commercianti all’aperto risulterebbero fuori norma, tanto che al Comune da mesi c’è già chi pensa ad una rimozione forzata. A questo punto sono in molti ad attendere un intervento dell’assessorato al Commercio guidato da Alessandro Maruccio, che almeno fino a questo momento ha evitato di far sentire la propria voce. Sulla questione interviene l’ex assessore all’Urbanistica Annalisa Tomassini: «I commercianti hanno bisogno di regole certe, non di un aumento delle tasse».