CIVITAVECCHIA – «Chi si fa pecora, il lupo se la mangia e noi troppo a lungo siamo stati pecora». Parole e musica di Marco Di Gennaro. Il segretario cittadino dell’Udc interviene sulla possibilità di bruciare cdr a Tvn rifacendosi ai detti popolari per esprimere tutto il suo dissenso rispetto alla paventata possibilità di bruciare i rifiuti di Roma al posto del carbone poiché «non si è più disposti a svendere la nostra salute, il nostro ambiente, la prospettiva di un vero sviluppo, il presente ed il futuro dei nostri figli per gli interessi di pochi». Il segretario cittadino ricorda ancora una volta la sentenza della Corte di Giustizia Europea che ha condannato l’Italia per la ventilata ipotesi di bruciare cdr (combustibile derivato dai rifiuti) con la chiara motivazione che i prodotti della combustione dei rifiuti sono più dannosi di quelli del carbone e sprona la cittadinanza a far sentire forte la propria voce: «È la passività di ieri che ci espone agli attacchi di oggi e continuerà ad esporci ad ulteriori attacchi domani. Carbone, un gruppo di Tvs che dovrebbe essere chiuso e continua ad inquinare, navi inquinanti messe in riga solo grazie all’intervento della Procura, uno dei pochi siti in Italia per lo stoccaggio di rifiuti pericolosi ed ora mega discariche per smaltire i rifiuti di altri». Di Gennaro ricorda i risultati delle proteste di altri comuni che si sono mobilitati per dimostrare il proprio dissenso augurandosi che anche la nostra cittadinanza non sia da meno: «A Scansano l’unilaterale e devastante decisione di renderlo sito di stoccaggio di rifiuti radioattivi è stata ritirata, così l’apertura di una nuova discarica in Campania o la chiusura dell’ospedale di Tarquinia. In tutti questi casi, come in molti altri, il popolo unito ha vinto le sue giuste battaglie contro un centralismo assai poco democratico che, in aperto contrasto con il democratico principio della sussidiarietà, scarica sui più deboli i problemi causati dalla sua inefficienza. Continuare a parlare di cdr e di inceneritori al di là delle buone intenzioni, delle quali, fra l’atro, è lastricata la via dell’inferno, non è certo la soluzione migliore del problema dei rifiuti che vede nella loro minor produzione e nella raccolta differenziata la soluzione più ecocompatibile ed economicamente vantaggiosa. Tutto il resto non solo è noia ma un danno per la città».
Amministrazione
2 Novembre 2011
Di Gennaro sui rifiuti: «Paghiamo la nostra passività» <br />