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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Domani il nome del successore di Chenis

    CIVITAVECCHIA – Si rincorrono da giorni le voci di un’imminente nomina del nuovo vescovo della diocesi di Civitavecchia-Tarquinia. E domani dovrebbe essere proprio il giorno buono per conoscere il nome del sacerdote che il Vaticano ha scelto per ricoprire il delicato incarico lasciato vacante da monsignor Carlo Chenis.
    Non c’è nulla di ufficiale, e nulla trapela né da Roma né dalla diocesi locale. Ma il fermento dei sacerdoti e delle parrocchie lascia intuire come si tratti ormai di qualcosa di certo.
    Tanto che l’appuntamento dovrebbe essere attorno alle 11.30 in Cattedrale dove verrà ufficializzato il nome del nuovo presule. E’ passato parecchio tempo dalla morte di monsignor Chenis, il 19 marzo, e la nomina di monsignor Gino Reali, vescovo di Porto-Santa Rufina come amministratore apostolico anche di questa diocesi; oltre otto mesi nel corso dei quali, comunque, si è tentato di nominare un nuovo vescovo. Operazione non facile, a quanto pare. Forse per le caratteristiche stesse della diocesi e delle sue parrocchie, forse anche e soprattutto per la presenza della Madonnina di Pantano, tema piuttosto delicato da affrontare e da trattare: l’ormai vescovo emerito Girolamo Grillo si è sempre espresso con chiarezza sulla vicenda, parlando della lacrimazione della statuina della Madonna di Medjugorje di proprietà della famiglia Gregori avvenuta anche tra le sue mani, ricordando la venerazione da parte dell’amato Papa Giovanni Paolo II e rilanciando più volte l’idea della realizzazione di un santuario apposito. Il suo successore, invece, monsignor Chenis, ha sempre mantenuto una certa prudenza, attendendo prese di posizione certe da parte della Chiesa.
    La questione Mariana, quindi, assume in questa diocesi una valenza maggiore rispetto ad altre diocesi italiane: ragione questa, probabilmente, per la quale c’è voluto del tempo per individuare la persona più indicata a poter raccogliere di nuovo le redini della diocesi locale, il cui percorso spirituale è stato bruscamente interrotto dalla morte prematura del vescovo Chenis. Si sono rincorsi nomi in questi mesi, sono state sottoposte al vaglio del Vaticano candidature più o meno adeguate, si è discusso con alcuni sacerdoti, si è studiata la situazione attuale della diocesi, le sue caratteristiche, le sue qualità, le ricchezze spirituali che conserva e gli eventuali problemi che può presentare. Alla fine sembra proprio che Papa Benedetto XVI abbia individuato il nuovo vescovo. In molti si aspettano che possa trattarsi di un sacerdote d’esperienza, che sappia ricoprire al meglio l’incarico mettendosi a servizio della sua gente spaesata dalla prematura scomparsa di un uomo, don Carlo, che comunque ha lasciato un segno importante nella diocesi. E queste caratteristiche potrebbero corrispondere al nome che nella giornata di oggi circolava con più insistenza rispetto agli altri, quello di monsignor Luigi Marrucci, 65enne proveniente dalla diocesi di Volterra, attuale vice assistente nazionale ecclesiastico dell’Unitalsi. Non un “burocrate”, quindi, ma un sacerdote in prima linea, pronto a mettersi a fianco delle persone che gli vengono affidate. L’ufficialità non c’è ancora. Ma fonti molto vicine al Vaticano sembrano confermare che si tratti proprio di mons. Marrucci.