di ROMINA MOSCONI
TOLFA – La giunta Battilocchio nell’ultimo consiglio comunale ha provveduto allo stanziamento di un contributo di 35 mila euro da destinarsi ai lavori di ristrutturazione del Santuario della Madonna della Rocca ma sembra che tale somma sia insufficiente per completare l’opera di restyling. “Mi avevano segnalato la presenza di acqua nella chiesa – ha spiegato il parroco don Giovanni Demeterca – con alcuni membri del consiglio pastorale e con due tecnici comunali ho constatato l’effettiva presenza di acqua estesa in tutta la chiesa, a causa del tetto fatiscente che favorisce tali infiltrazioni, danneggiando il pavimento interno e le pareti tuttora impregnate dall’acqua piovana e quindi ho provveduto a traslocare il quadro della Madonna della Pietà e quello di S. Michele Arcangelo nella chiesa di S. Egidio. La ristrutturazione del santuario comporterebbe un intervento radicale con: allestimento ponteggio, ristrutturazione del tetto con travature nuove, rifacimento delle facciate, canali discendenti, ristrutturazione completa dei solai della sagrestia e della stanza un tempo adibita all’abitazione del custode detta romitorio, dei servizi igienico – sanitari, del pavimento, lavori di pittura interna ed esterna, impianto elettrico ora inesistente, il parafulmine, il campanile, le campane, la messa in sicurezza della facciata della chiesa e delle scale adiacente al piazzale esterno del santuario, il restauro della pietra commemorativa dell’insorgenza antifrancese, rifacimento rosoni interni, le finestre interne, il tutto per una spesa di circa 270 mila euro. Ci sono state delle iniziative lodevoli per reperire fondi e ringrazio chi ha contribuito e in particolare a Ettore Pierrettori che ha devoluto il ricavato della vendita dell’ultimo libro per la stessa causa. Nonostante la buona volontà delle persone non possiamo pensare di iniziare tali lavori. Ho richiesto un finanziamento alla Regione Lazio nel 2008: la domanda è stata ammessa nella graduatoria e non so che esito ha avuto”. La Regione finanzia solo il 70% del progetto, e solo dietro un mutuo bancario; mentre il 30% è a carico della parrocchia e per accedere al finanziamento la parrocchia deve accendere un mutuo ventennale presso una banca convenzionata con la Regione. “Inoltre – ha proseguito don Giovanni – prima che la Banca eroghi tale finanziamento, dovrà accertarsi in via documentale che la Parrocchia ha già provveduto al pagamento del 30% e che può dare garanzie di copertura economica qualora la Regione ritardasse l’adempimento del finanziamento”. La situazione quindi è più complessa di quanto sembra: “In questo momento la parrocchia non può accollarsi ulteriore spese, a causa di quelle già fatte per la chiesa di S. Antonio e della canonica. Una relazione storica ben documentata dallo storico della nostra diocesi, Augusto Baldini evidenzia che il santuario della Madonna della Rocca di Tolfa sarebbe di proprietà del Comune e non della Parrocchia. Ciò potrebbe facilitare e risolvere il problema. Solo una coesa volontà politica locale, sarà capace di garantire entro il mese di maggio, gli stanziamenti necessari per dar luogo all’avvio dei lavori in modo che per il mese di settembre 2010 siano già ultimati e la Madonna ritorni nella sua dimora”.