CIVITAVECCHIA – Disastro colposo, di questo dovranno rispondere il titolare della ditta impegnata nell’attività di consolidamento della palazzina sul lungomare Thaon de Revel e il direttore dei lavori.
Il pm Margherita Pinto ha infatti aperto un fascicolo recependo le indicazioni della Polizia, che nella giornata di ieri, subito dopo il crollo della parete, ha provveduto a sequestrare l’area e ad ascoltare i testimoni presenti al momento dell’incidente.
Un’indagine che si sdoppia, portata avanti dagli uomini del commissariato per quanto riguarda gli aspetti di rilevanza penale e dalla Polizia municipale che sta procedendo alla verifica dei titoli abilitativi della Dia.
A dire il vero risulterebbero essere due le denunce di inizio attività presentate, riconducibili alla palazzina crollata, una per la demolizione di un magazzino con conseguente realizzazione di un muro di contenimento per consolidare l’area e un’altra per la realizzazione di una terrazza con vista mare.
Probabilmente già lunedì mattina il magistrato nominerà un perito affidandogli l’incarico di accedere all’area sequestrata per integrare gli accertamenti oggettivi già eseguiti dalle forze di polizia.
C’è polemica intanto tra i residenti della zona, dopo l’ordinanza del Sindaco con la quale ha disposto l’evacuazione delle famiglie in pericolo.
In molti, tra coloro che abitano all’interno degli appartamenti confinanti con la zona del crollo, ieri mattina sono apparsi preoccupati per cosa potrebbe accadere in futuro.
Tanta gente infatti, pur rimanendo nelle proprie case non colpite dall’ordinanza di sgombero, vorrebbero notizie più precise per comprendere ciò che sta realmente accadendo intorno a loro.
Cronaca
2 Novembre 2011
Due indagati dopo il crollo della palazzina