CIVITAVECCHIA – È morto Aldo Scussel, figura storica del giornalismo civitavecchiese e personaggio di grande carisma, legatissimo al mondo militare. Si è spento domenica sera all’età di 94 anni, dopo un periodo di malattia che lo ha costretto ad allontanarsi dalle sue grandi passioni. Per quarantotto anni è stato presidente dell’Associazione Stampa, per altrettanti anni alla guida dell’Associazione Combattenti e Reduci di Guerra. Apprezzato tra le istituzioni, sempre in prima fila in occasione di cerimonie e commemorazioni, Scussel ha rappresentato un luminoso esempio non soltanto per gli operatori dell’informazione: proverbiali i suoi motti e i suoi discorsi sul valore dell’amicizia, quando questa è disinteressata. Protagonista a Civitavecchia durante il bombardamento del 1943, dove ha contribuito fattivamente all’organizzazione della macchina dei soccorsi. Durante la guerra ha anche ricoperto la carica di segretario principale comunale per le opere di assistenza, arrivando, con un suo intervento, a salvare dalla fucilazione sei civitavecchiesi sorpresi a rubare viveri dai tedeschi. Lontano dalla politica per scelta di vita: «Sono per la compattezza – spiegava – la politica tra le sue prerogative ha la divisione». Aldo Scussel se n’è andato in punta di piedi, continuando a seguire fino all’ultimo le vicende della sua Civitavecchia. Ogni mattina sfogliava i giornali, commentando spesso le notizie con un laconico «ai miei tempi era un’altra cosa». Lo ha fatto fino a giovedì della scorsa settimana, fino a quando un ictus non lo ha colpito, strappandolo in pochi giorni ai suoi affetti più cari. Con lui se ne va un pezzo di storia della città, tra i pochi testimoni del pianto della regina Elena, nel pomeriggio del 15 maggio 1943 sulla terrazza Marconi, davanti alle macerie prodotte dal bombardamento. L’ultimo articolo lo ha scritto il 1° agosto 2007, in ricordo del tenente generale Ingianni. Questa mattina alle 11 i funerali in Cattedrale. Alla sua famiglia vanno le più sentite condoglianze della nostra redazione.
94 ANNI DI CORAGGIO – Presidente dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di guerra per 48 anni, Aldo Scussel ha partecipato alla campagna d’Africa Settentrionale durante il secondo conflitto mondiale (appartenente al 128° autogruppo pesante), ricevendo una medaglia al valor militare. Dal 1937 al ‘76 è stato segretario principale comunale per le opere di assistenza. Collaboratore prezioso del Giornale d’Italia e de Il Globo, è stato eletto per tre volte al Congresso Nazionale della Stampa e membro del Consiglio dell’Assostampa Romana. Al vertice dell’associazione Civitavecchiese della Stampa dal 1957 al 2005, anno in cui l’Ordine dei Giornalisti del Lazio gli ha consegnato una targa in occasione dei 50 anni di iscrizione all’albo.
IL RICORDO DI CHI LO HA CONOSCIUTO – Tra coloro che hanno voluto ricordare le doti umane di Aldo Scussel, c’è il sindaco Gianni Moscherini. «Da quando sono a Civitavecchia per me ha rappresentato la funzione del saggio. Mi veniva a trovare spesso e quando mi dava consigli non si sbagliava mai. Ho perso un amico sincero». Alessio De Sio, giornalista ed ex Sindaco così lo ricorda: «Se ne va un vero, grande galantuomo di Civitavecchia. Per me è stato un maestro, quando muovevo i miei primi passi nel mondo del giornalismo, ed anche un arguto quanto bonariamente critico consigliere, quando cominciai la mia attività politica. Mi auguro che l’Amministrazione comunale decida di intitolargli una piazza, affinché la figura di Aldo venga ricordata da tutti». Parole di apprezzamento anche dall’Onorevole Tidei: «È stato un modello per i giornalisti, un esempio di generosità e altruismo».