TARQUINIA – Si è spento nel pomeriggio all’ospedale Fatebenefratelli di Roma il noto politico Luigi Daga. Da tempo dilaniato da una grave malattia incurabile, che quasi da un anno lo costringeva a costanti cure in ospedale, l’ex assessore regionale di Tarquinia, è ricordato anche come il più giovane sindaco di Tarquinia, carica con la quale esordì in politica. Luigi Daga, da sempre attivo in politica, ha ricoperto diversi ruoli sia in Regione, come consigliere e assessore agli Enti locali, sia in Provincia dove ha ricoperto la carica di assessore con delega anche alla vicepresidenza. Militante nel Pc , in molti ricordano le sue battaglie, che sono sempre state battaglie di principio e coerenza, quelle stesse che lo portarono alle dimissioni da assessore regionale e che negli ultimi tempi lo vedevano in conflitto con l’attuale amministrazione comunale che lui stesso aveva contribuito a portare al governo. Negli ultimi tempi Luigi Daga era impegnato nella lotta alle infiltrazioni mafiose nell’Alto Lazio ed era vicepresidente dell’associazione Caponnetto. Sempre con la penna pronta, Daga ha pubblicato numerosi libri su Tarquinia e su temi di attualità: nel 2008 in Provincia presentò “Il Salasso-Le mani sulla salute” un libro-dossier che alzava il sipario sulla sanità viterbese definita “martoriata”, in mano a lobby partitiche. Daga scriveva assiduamente anche sul mensile locale ‘’Tarquinia Città” diretto da Eraldo Delle Monache. In un recente articolo Daga chiedeva ai lettori ‘’Devo mollare?”: un circostanziato pezzo nel quale Daga ribadiva la propria battaglia contro il carbone e contro la mafia, accusando l’amministrazione Mazzola, che lo ha più volte querelato, di averlo abbandonato su questi temi che in campagna elettorale avevano condiviso insieme. “Il fuoco amico”: Io sono stato colpito dal cosiddetto“fuoco amico” quando a spararti non è il nemico ma chi ti doveva stare a fianco- scriveva ad ottobre Daga riferendosi agli amministratori – Con una aggravante: il fuoco amico ti colpisce per errore, mentre in questo caso la volontà di colpire è premeditata. L’hanno fatto in modo spietato, nel momento in cui sto conducendo da un anno, un’altra durissima battaglia,costretto contemporaneamente a curarmi negli ospedali e a difendermi nei tribunali, creandomi maggiori difficoltà. Sono stato denunciato come un criminale da chi aveva assunto un impegno pubblico, quell’8 giugno. Ora me lo trovo schierato sull’altro campo;“usa e getta” è stato il trattamento che ho subito. Spero di avere la forza per resistere, però il rischio di un cedimento fisico e morale c’è, inutile nasconderlo. Mi scuso con i lettori, ma ho ritenuto giusto far conoscere fatti e comportamenti,che non sono privati, ma denotano un “costume” dei nostri pubblici amministratori. Ho sempre avuto le spalle larghe e la schiena eretta, ma stavolta l’infamia nei miei confronti è enorme”. Daga, dal giorno di pubblicazione di quell’articolo ha resistito ancora, fino a oggi pomeriggio, quando è espirato nel dolore dei famigliari: lascia la moglie e due figli. In serata sono giunti messaggi di cordoglio dal mondo politico viterbese. Il primo quello di Ugo Sposetti: “E’ con profondo dolore che ho appreso della scomparsa di Luigi Daga, dirigente del Pci e bravo amministratore. Un uomo che ha sempre difeso le sue posizioni con coraggio e dignità, non curante di pagarne i prezzi a livello personale. Un uomo che, nonostante la grave malattia contro cui combatteva da tempo, fino alla fine ha affrontato la vita continuando le battaglie in difesa dei meno fortunati, delle classi più deboli, con una dedizione ed un altruismo che sono un esempio per tutti noi. Il mio cordoglio sincero e sentito alla moglie, ai figli e a tutti i conoscenti”. Anche l’associazione contro le illegalità e le Mafie A. Caponnetto piange il suo Vicepresidente Gigi Daga “che ci ha lasciato questo pomeriggio dopo una lunga malattia. Oggi la lotta per la legalità e contro tutte le mafie, la speranza di un mondo migliore perdono un loro grande sostenitore; noi, che abbiamo avuto il privilegio di lavorare con lui, di conoscerne le analisi lucide e critiche insieme e la determinazione con cui combatteva le sue battaglie, perdiamo un grande maestro ed un grande amico. La sua assenza sarà per noi un vuoto incolmabile. Ciao Gigi, che la terra ti sia lieve”.
Cronaca
2 Novembre 2011
È morto Luigi Daga