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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Elezioni Agraria Tarquinia: Alessandro Antonelli (Pd) confermato presidente

    ALESSANDROTARQUINIA – Alessandro Antonelli (Pd) è stato confermato presidente dell’Università Agraria di Tarquinia. Sarà lui a gestire l’ente di via Garibaldi per i prossimi 5 anni. Il centrosinistra, in base ai voti ancora ufficiosi, avrebbe ottenuto un netto vantaggio rispetto al centrodestra. Già ad un’ora dall’inizio delle operazioni di spoglio, risultava evidente il vantaggio del centrosinistra nella maggioranza delle 14 sezioni di voto allestite. I seggi sono stati chiusi regolarmente, alle 15. Bassa l’affluenza alle urne: hanno infatti votato, per il rinnovo del consiglio e del presidente dell’Università Agraria, il 56,08% degli aventi diritto, pari a 7.737 persone, di cui 3.961 maschi e 3.776 femmine. I tarquiniesi chiamati alle urne erano 13.797. Alessandro Antonelli, Pd, presidente uscente in corsa per il secondo mandato si è scontrato con Anna Rita De Alessandris, presentata invece dal centrodestra. Proseguono le operazioni di spoglio per il conteggio delle preferenze. Questa competizione elettorale prevedeva la possibilità di esprimere il voto disgiunto: l’elettore poteva cioè dare una preferenza ad un consigliere appartenente ad una lista non collegata al presidente votato. Resta dunque da capire come si configurerà il consiglio con il quale il neo eletto presidente si troverà a governare. Certo è che, in base al calcolo relativo al premio di maggioranza, qualora lo schieramento di centrosinistra del presidente Antonelli dovesse superare il 60% delle preferenze, il consiglio dell’Agraria sarà composto da 15 consiglieri, più il presidente, per quanto riguarda la maggioranza e 5 consiglieri, compreso il candidato alla carica di presidente (Anna Rita De Alessandris), per la minoranza. In caso di mancato raggiungimento della soglia del 60%, il centrodestra potrà contare sull’aumento di due consiglieri. Il consiglio sarà cioè composto da 12 membri, più il presidente, per quanto riguarda la maggioranza e 8, compreso il candidato presidente, per l’opposizione.