logo
    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Erosione della costa: sos per Sant'Agostino e le Saline

    TARQUINIA – È ancora allarme erosione lungo la costa etrusca. Presso la spiaggia delle Saline di Tarquinia il mare è ormai prossimo ad entrare nella Riserva, mettendo a rischio un habitat naturale per tante specie di uccelli ed animali. I residenti attendono ancora che si dia attuazione al ripascimento. La Regione Lazio già nel giugno 2007 aveva infatti programmato e finanziato un’opera da 2,4 milioni di euro a difesa della spiaggia delle Saline. Ma da allora non è stato ancora realizzato nulla. “A sollevare i dubbi – dice Alessio Gambetti, residente nel borgo delle Saline – c’è anche il fatto che l’Ardis ha dato mandato alla protezione civile regionale sull’opera in questione, questo quindi rischierà di far posticipare l’inizio dei lavori ulteriormente?” “È necessario – dice Gambetti – che le autorità competenti Regione Lazio, Comune di Tarquinia, Ardis Lazio e Protezione civile regionale si mobilitino seriamente a che questo venga scongiurato. Ad oggi purtroppo i danni all’intero patrimonio ambientale e naturale, come per la spiaggia, sono già incalcolabili. È però da evitare che il mare entri nella Riserva Naturale”. Gambetti annuncia una lettera che nei prossimi giorni spedirà all’indirizzo del direttore generale della Protezione civile regionale, dottor Maurizio Pucci, “per porre alla sua attenzione la gravità della situazione, ma soprattutto per sapere con chiarezza il periodo in cui quest’opera potrà essere realizzata”. A lanciare l’sos erosione è anche Assobalneari litorale nord che richiama l’attenzione sul borgo di sant’Agostino e parla di “rischio chiusura per lo storico stabilimento balneare Le Villette”. Anche in questo caso il grido d’allarme è rivolto all’assessore regionale all’ambiente Zaratti, chiamato in causa formalmente e con diversi tentativi. “Il Centro abitato – dice Assobalneari – è messo a rischio dai pericoli delle forti mareggiate ed è ormai a rischio di chiusura definitiva lo storico stabilimento balneare “Le Villette”. Il sito balneare conosciutissimo da oltre mezzo secolo a Civitavecchia e a Tarquinia poiché fortemente frequentato da bagnanti dei due comuni rischia di essere inghiottito dal mare. “La già molto suggestiva e piccola baia, che ospita in spiaggia lo storico stabilimento balneare – dice Assobalneari – rischia di sparire sotto i colpi violenti del mare che con le sue ultime mareggiate del 2008 e di inizio 2010 ne ha fortemente eroso l’arenile spingendosi sino a ridosso del centro abitato”. Sono stati ingenti i danni allo stabilimento balneare, provocati dal mare che proprio non riesce ad arrestare il suo impeto. L’Assobalneari litorale nord sta tentando di attivare un percorso di difesa a salvaguardia e ripristino del sito “senza ad oggi però avere alcun riscontro oggettivo a questi tentativi di fare realmente qualcosa per mettere in sicurezza questo meraviglioso “borgo” mix tra ambiente, storia e turismo. “Era stato proprio l’assessore Zaratti, in un incontro sul litorale nord dello scorso anno a Santa Marinella – ricorda Assobalneari – a promettere l’apertura di un tavolo di confronto regionale sulla difesa costiera alla presenza proprio degli stabilimenti balneari, proposta avanzata proprio dall’Assobalneari litorale nord. Alle parole constatiamo però che non sono seguiti i fatti.Gli unici “fatti” concreti restano ad oggi il rischio della chiusura dello stabilimento balneare e la definitiva sparizione della baia, con conseguente danno ambientale e turistico per un sito di grande pregio. Constatiamo che anche il centro abitato sia oggi fortemente a rischio e riteniamo che i cittadini si stiano organizzando per dare una risposta concreta a questo reale problema. L’Assobalneari coglie dunque l’occasione per lanciare un ultimo grido d’allarme verso l’assessore all’Ambiente Zaratti per chiedere un intervento urgente da fare quanto prima per salvare lo storico sito dalla prepotenza del mare”.