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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Erosione, via libera alla task force politica

    TARQUINIA – Accordo operativo tra l’associazione ambientalista Fare Verde e tre esponenti politici di Tarquinia: Alfio Meraviglia, consigliere provinciale dell’Udc; Silvano Olmi, consigliere comunale di Tarquinia (Pdl) e Alessio Gambetti, consigliere della locale Università Agraria (Pdl). I tre esponenti politici hanno deciso di portare all’attenzione dei rispettivi consigli (provinciale, comunale e dell’Agraria) il problema dell’erosione costiera che mette a rischio tutto il litorale ed in particolare l’esistenza dell’oasi naturale delle Saline. Ogni inverno, infatti, le mareggiate ingoiano diversi metri di spiaggia e ormai le onde del mare sono giunte a ridosso della recinzione che protegge le vasche della riserva naturale dove sostano e nidificano diverse specie di uccelli. «Occorre un’azione sinergica – dicono Meraviglia, Olmi e Gambetti – per fare pressione sulle autorità competenti affinché siano realizzate al più presto opere a difesa dell’oasi e della spiaggia». L’accordo in questione è stato raggiunto domenica mattina in occasione della manifestazione organizzata da Fare Verde ‘‘Il mare d’inverno’’. La pulizia della spiaggia delle Saline è stata rinviata a causa della pioggia. Le avverse condizioni atmosferiche hanno infatti consentito solo l’effettuazione di un sopralluogo sulla spiaggia in collaborazione con gli agenti del corpo forestale dello Stato. La pulizia è stata dunque rinviata ad aprile e coinvolgerà tutto il litorale tarquiniese. Intanto però preoccupa la progressiva erosione della costa. Secondo quanto riferito da Claudio Pelagallo, membro della segreteria regionale di Sinistra ecologia e libertà, i due comuni di Montalto di Castro e Tarquinia, «presentano ad oggi il 50% della costa in erosione». «Occorre un piano straordinario per combattere questo processo – dice Pelagallo – Dopo le ultime mareggiate che hanno flagellato la costa non è più possibile perdere ulteriore tempo. La Regione Lazio non può restare immobile davanti ai gravi danni provocati al già fragile sistema del litorale. Le ripetute e violente mareggiate hanno eroso decine di chilometri di spiaggia, danneggiando molte strutture e mettendo a rischio tutta un’economia basata sul turismo balneare. Ad eventi eccezionali necessitano risposte eccezionali, per questi motivi occorre adottare da subito un piano straordinario per combattere l’erosione e per la rinaturalizzazione dei corsi d’acqua e dei litorali». Mentre il Lido di Tarquinia ancora gode del maxi ripascimento realizzato dalla Regione con l’allora amministrazione comunale Giulivi, il litorale delle Saline, peraltro riconosciuto dall’Unione Europea sito di importanza comunitaria e zona di protezione speciale è dal 2007 che attende il ripascimento per i quali sono stati stanziati dalla Regione 2,4 milioni di euro. Dal 6 luglio 2007 ad oggi anche il sindaco Mauro Mazzola ha indicato periodi di inizio lavori, ma senza che questi siano mai iniziati. In proposito Gambetti ha scritto più volte alla Polverini per sottolineare l’allarme erosione ed ha anche avviato nei giorni scorsi una raccolta di firme per portare le istanze dei cittadini presso la Regione Lazio, l’Ardis, la Direzione regionale della Protezione civile. «In questi anni, lungo i 2,7 km di costa della spiaggia delle Saline – spiega Gambetti – centinaia di metri di tombolo mediterraneo sono andati irrimediabilmente distrutti». A pochi mesi dall’inizio della nuova stagione estiva la situazione del litorale viterbese è dunque preoccupante. Del resto il rilancio turistico del litorale non può passare che attraverso una radicale riqualificazione della costa. In questa ottica appare fondamentale anche la realizzazione di progetti come il porto turistico.