di LUCA GROSSI
CIVITAVECCHIA – Una aula Pucci abbastanza affollata ha fatto da cornice, nel pomeriggio, ad un’assemblea di tutti i lavoratori e lavoratrici di Etm e di Etruria Servizi. Centro dell’assemblea era la discussa delibera 71, approvata ad inizio agosto dalla giunta Moscherini. La delibera, che porterà ad una sensibile accelerazione nei confronti della privatizzazione dei servizi pubblici, non tiene conto, secondo le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, dei rischi che i lavoratori andranno ad affrontare nel momento in cui avverrà la privatizzazione non delle singole Sot ma di tutta la holding. «Con la delibera 29- afferma Domenico Barbera della Cisl- il Sindaco aveva immaginato una società al 100 % comunale che amministrava le società operative in mano ai privati. Con la delibera 71 invece sarà la società che controlla le società operative ad essere controllata dai privati e con una quota del 60%. Di conseguenza il Comune non sarà più un interlocutore di garanzia avendo una quota di minoranza non di rami del servizio pubblico ma di tutto il servizio pubblico». I Sindacati hanno minacciato anche attività di protesta e, dopo le manifestazione dei precari dei giorni scorsi, hanno paventato anche diverse giornate di sciopero. I Sindacati infine hanno invitato il sindaco Moscherini a sospendere gli effetti della delibera ed aprire un vero tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali. Infine l’assemblea ha posto l’accento anche sulla delicata situazione della Asl: «Vogliamo avere più informazioni riguardo i tagli alla sanità- ha concluso Barbera – per sapere in che misura i noti problemi della sanità riguardano i tagli governativi e quanto i problemi denunciati da Squarcione».
Amministrazione
2 Novembre 2011
Etm ed Etruria contro la privatizzazione