CIVITAVECCHIA – Regali di Natale, abbigliamento, piante, film, pranzi e cene, persino chiamate internazionali, tanto a pagare ci pensava Etm. Centinaia di euro di spese sicuramente poco…inerenti l’attività aziendale con la carta di credito in uso all’amministratore unico dell’azienda ed altri elementi della gestione amministrativa interna tutti da chiarire. E’ quanto emerso, come denunciato oggi nella trasmissione ‘‘Filo Diretto’’ su Provincia Tv, dalle verifiche del gruppo consigliare del Partito Democratico sulle società partecipate dal Comune di Civitavecchia.
In diretta televisiva, oggi, il capogruppo democrat Marco Piendibene non ha fatto nomi, rinviando maggiori approfondimenti ad un una conferenza stampa che si terrà nei prossimi giorni, ma da ulteriori approfondimenti della Provincia, risulta chiaro come il caso sollevato da Piendibene riguardi Etm ed il suo amministratore Alessio Romagnuolo.
A quanto pare, infatti, l’ex assessore di Moscherini solo tra settembre del 2010 e gennaio di quest’anno avrebbe speso, con la carta di credito aziendale, poco meno di 8.000,00 euro. Fin qui si potrebbe pensare ad un manager spendaccione, rispetto alle note difficoltà aziendali, ma a ben vedere si tratta di acquisti e spese che in molti casi non hanno nulla a che fare con l’attività di Etm, ed appaiono sicuramente difficili da giustificare. Si va infatti dall’acquisto di alimentari in centri commerciali romani (Etm non può svolgere la propria attività al di fuori di Civitavecchia), fino a pranzi e cene in noti locali di Civitavecchia e della capitale. Pranzi di rappresentanza per l’azienda, si dirà. Ma che dire dei circa 800 euro di pizzeria/rosticceria/tavola calda spesi solo a gennaio, molto poco di rappresentanza, ma altrettanto poco ‘‘economici’’ per le casse della società, che peraltro non risulta aver concesso dei fringe benefit all’amministratore, che invece fa regolarmente il pieno alla vettura aziendale evidentemente a sua disposizione?
Ma Romagnuolo, che già in passato si era distinto per la sua generosità, pagando di tasca propria alcune multe di Etm per la rimozione di alcune auto, a Natale e Capodanno non ha dimenticato i regali (anche questi di rappresentanza?): solo la vigilia di Natale ha speso circa 1200 euro, tra piante, abbigliamento ed altri negozi di Roma e Civitavecchia, senza farsi mancare una sosta da un centinaio di euro in Autogrill. Niente a confronto del ‘‘brindisi’’ autostradale del 29 dicembre, da 176 euro, sempre in Autogrill, dopo aver acquistato libri per altri 160 euro.
Feste ‘‘brave’’ a spese di Etm? Sarannogli organi di controllo interni all’azienda a doverlo accertare: sicuramente appare singolare e difficile da giustificare anche la spesa del giorno di capodanno da Blockbuster, fino ai quasi mille euro all’Apple Store.
Ma da quanto emerge, le spese dell’amministratore di Etm a carico dell’azienda) e quindi indirettamente della collettività) non si sono limitate alle festività, ma sono estese anche a viaggi personali di Romagnuolo: solo così si spiegano infatti le chiamate internazionali a carico della carta aziendale.
E – a sentire Piendibene – le spese allegre a carico di Etm o altre ‘‘singolarità’’ nella gestione aziendale potrebbero non finire qui.
Cronaca
2 Novembre 2011
Etm, l’allegra gestione di Romagnuolo