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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Etm, Renda e Lombardi condannati dalla Corte dei Conti

    CIVITAVECCHIA – Per il trasporto merci, Salvatore Renda e Massimo Lombardi hanno causato un danno alla Etm e dovranno risarcire l’azienda. E’ quanto ha stabilito la sezione Giurisdizionale per il Lazio della Corte dei Conti, con una sentenza emessa lo stesso giorno della prima e unica udienza (lo scorso 8 febbraio), depositata il 4 maggio e pubblicata ieri sulla banca dati del sito internet.
    Renda dovrà pagare 332.000 euro ad Etm per l’addebito di responsabilità amministrativa in relazione all’ormai noto caso delle motrici per il trasporto merci. Nel suo caso è stato riconosciuto il danno erariale nella misura del 60% di quanto richiesto dalla Procura della Corte dei Conti (553.476 euro: 397.776 per l’acquisto di quattro motrici e 155.700 euro per l’assunzione di quattro autisti e l’impiego di tre dipendenti Etm per tale servizio). In via sussidiaria (ossia nel caso in cui l’ex presidente dell’azienda non possa pagare l’intera somma), fino a 150.000 euro dovrà risponderne anche l’ex componente del collegio dei revisori dei conti Aldo Cutellè, per omesso controllo. All’attuale amministratore Massimo Lombardi invece è stato addebitato il 30% del danno rispetto alla richiesta della Procura, ossia dovrà pagare 36.693 euro. I giudici contabili hanno rigettato le istanze di approfondimenti istruttori, procedendo subito con la sentenza di cui i diretti interessati hanno avuto notizia dal cronista de La Provincia: «Ero all’oscuro di tutto – commenta Renda – però rispetto alle ipotesi di danno formulate inizialmente di oltre 2 milioni di euro siamo scesi prima a 550.000 euro, di fatto ora quasi dimezzati da questa prima sentenza, nei cui confronti almeno io ricorrerò in secondo grado, visto che la quantificazione del presunto danno è stata fatta in via del tutto forfettaria, sulla base dell’importo dei leasing senza tenere conto dei ricavi del servizio e del fatto che i mezzi sono lì, esistono e, come indicato dal Comune, possono essere rivenduti facendo introitare soldi all’azienda. Sono fiducioso che il prossimo giudice escluderà ogni danno, entrando nei dettagli dei conti, visto che parte della nostra documentazione che avrebbe chiarito ogni dubbio non è stata ammessa. E’ comunque singolare, in questa vicenda che però del resto di lati singolari ne ha presentati diversi fin dall’inizio, che abbia dovuto apprendere la notizia da un giornale».