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    Politica
    2 Novembre 2011
    Etm, Tidei: "Deve dimettersi anche il Sindaco"

    CIVITAVECCHIA – Sbigottito dalle recenti notizie sull’uso improprio da parte dell’amministratore unico di Etm, Alessio Romagnuolo, della carta di credito aziendale, da parte del dirigente, è l’onorevole Pietro Tidei.
    «Ci troviamo innanzi ad uno scandalo che a mio parere necessita dell’intervento della Procura della Repubblica. A dimettersi, però – prosegue Tidei – deve essere anche il Sindaco e non solo Romagnuolo che crede di poter gestire Etm come se fosse casa sua. La carta di credito aziendale serve per spese di rappresentanza dell’azienda, ma quando la si usa per acquistare, piante, fiori, film da Blockbuster, o addirittura cravatte, tocchiamo veramente il fondo». Al centro del mirino dell’Onorevole anche il costo delle telefonate internazionali addebitate sulla carte di credito che «coincidenza vuole sono state effettuate proprio nel periodo in cui l’Amministratore si trovava in viaggio di nozze all’estero. Per non parlare poi dell’auto di servizio dell’azienda che non si sa come e da chi sia stata comprata».
    Rincara la dose focalizzando l’attenzione sulle buste paga «taroccate e relative non ai rimborso spese ma ai compensi dell’Amministratore».
    Uno scandalo «vergognoso» che dovrebbe «coinvolgere la Procura della Repubblica che non può restare in silenzio davanti a fatti così gravi che in altre sedi – prosegue – avrebbe portato tutta la Giunta, e non solo il Sindaco, alle dimissioni».
    E confida anche che tutta «la città reclami da questa Amministrazione le dimissioni immediate per fatti così scandalosi che non trovano riscontri in nessun altro Comune del comprensorio. Se anche di fronte ad un uso così spregiudicato delle risorse pubbliche non verrà preso alcun provvedimento, credo di poter dire che questa città abbia toccato veramente il fondo. Ai cittadini però – conclude Tidei – l’ardua sentenza».
    So.Be.