CIVITAVECCHIA – Tra 15 giorni poteva essere libero; solo due settimane e avrebbe finito di scontare gli arresti domiciliari. E invece adesso si trova in carcere, a Borgata Aurelia, in attesa del processo.
Il giudice del Tribunale locale Adolfo Di Zenzo ha infatti convalidato l’arresto e la misura cautelare in carcere per S.D.G. il 44enne civitavecchiese arrestato la scorsa settimana dalla Polizia. L’uomo, difeso dall’avvocato Ivar Galioto, si è trovato davanti al giudice per il processo per direttissima, con l’udienza che è stata fissata però al 28 settembre prossimo.
S.D.G deve rispondere dei reati di evasione, resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale.
L’altro giorno, infatti, pur trovandosi sottoposto agli arresti domiciliari, ha pensato bene di allontanarsi da casa andando ad importunare l’ex moglie.
A quanto pare a far scattare l’ira dell’uomo, che ha iniziato a insultarla, sbattendo i pugni alla porta e suonando insistentemente il campanello per farsi aprire, il rifiuto della ex compagna di portargli a casa una frittura di pesce. E non era la prima volta che accadeva una cosa del genere: anche a luglio dello scorso anno, infatti, l’uomo si allontanò dall’abitaizone dove stava scontando gli arresti domiciliari, per andare ad acquistare un’anguria al supermercato.
Quella volta furono i carabinieri a notarlo ed arrestarlo. Stavolta gli agenti di Polizia che, una volta giunti sul posto allertati dalla ex moglie, lo hanno visto poco lontano mentre si beveva una birra al bar.
Alla vista dei poliziotti l’uomo è andato in escandescenza si è scagliato contro di loro strattonandoli e tirando calci e pugni per guadagnarsi la fuga. A quel punto è scattato di nuovo l’arresto. S.D.G. è ora rinchiuso al carcere di Borgata Aurelia.
Cronaca
2 Novembre 2011
Evaso dai domiciliari per una frittura di pesce: convalidato l'arresto