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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Falleroni torna in piazza ed accusa Carai di truffa

    MONTALTO DI CASTRO – È tornato a protestare Luigi Falleroni. Stamattina il cittadino castrense si è presentato al mercato in piazza Carlo Alberto dalla Chiesa, munito di furgone adibito a bancarella e tappezzato di manifesti contro il sindaco e l’amministrazione comunale: “La mia famiglia è stata truffata e deve essere risarcita –afferma Falleroni- la lettera che ho spedito al presidente della Repubblica ha finalmente ricevuto risposta ed è già nelle mani della magistratura. Spero sia fatta giustizia”. La vicenda è ormai nota: Falleroni ritiene di essere stato vittima di un raggiro che lo ha portato a sporgere denuncia presso la procura di Civitavecchia. Tutto ruota attorno ad un contratto di compravendita stipulato tra il Comune di Montalto e i fratelli Falleroni su un ampio immobile di loro proprietà richiesto dal sindaco per la realizzazione di un progetto sociale. Luigi Falleroni racconta di un primo compromesso di vendita che prevedeva un prezzo di cessione all’amministrazione comunale di 750.000 euro. Ma alla firma dell’atto ufficiale, la vendita sarebbe stata sottoscritta solo per una parte dell’immobile e per un valore di 420mila euro. Per la parte restante, di 330mila euro, ci sarebbe stato solo un accordo tra le parti che ad oggi non sarebbe stato ancora onorato ne sottoscritto. Si parla anche di documenti spariti e di ‘’aggiunte’’ sul primo contratto anche della restate parte dell’immobile, venduto così nella totalità a soli 420mila euro anziché 750mila. In sostegno di Falleroni, stamattina si sono espressi molti cittadini che si sono fermati ad ascoltare la sua storia. Tra i presenti, anche Filippo Cosimelli, rappresentante del Nuovo Psi di Pescia Romana, che ha aiutato Falleroni nella distribuzione dei volantini nei quali viene raccontata la presunta truffa. Sul posto anche l’opposizione, rappresentata dal consigliere Marco Fedele: “La famiglia Falleroni denuncia fatti molto gravi. La circostanza che siano state interessate le più alte cariche istituzionali del nostro paese, come il presidente della Repubblica e due ministri della Repubblica (Brunetta e Maroni ndr), deve farci riflettere sulla veridicità di quanto denunciato. Come amministratori di questo Comune dobbiamo prendere posizione sull’intera vicenda, e mi appello agli altri consiglieri comunali ed agli assessori, affinché questo argomento sia oggetto di discussione nella sede istituzionale e si faccia chiarezza, per dare le giuste risposte che i cittadini tutti, e questa famiglia in particolare, si aspettano dalle istituzioni”. Il sindaco Salvatore Carai, da parte sua, contesta tutte le dichiarazioni e gli atti della famiglia Falleroni, affermando che “le carte dell’atto sono in regola e pubbliche e possono essere prese in visione”. A maggior tutela del proprio operato Carai riferisce di aver presentato nei giorni scorsi un fascicolo presso la Procura di Civitavecchia nella quale spiega nel dettaglio come sono andate veramente le cose. “Io sono l’amministratore di un ente pubblico – dice Carai – ed assolutamente non mi metto a truffare i cittadini. L’acquisto dello stabile è avvenuto in assoluta regolarità con tanto di firma all’atto della cessione”