CIVITAVECCHIA – Il blitz è scattato in tarda mattinata, attorno alle 12, tra la curiosità dei tanti presenti.
Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Civitavecchia, guidati dal tenente Maurizio Contini, si sono recati alla tabaccheria di via Terme di Traiano, proprio accanto al Palazzo di Giustizia, per eseguire una ordinanza di custodia cautelare nei confronti del 39enne Carlo Sgricia emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale locale.
L’uomo, secondo la prima ricostruzione effettuata, è accusato di aver falsificato, nel tempo, diverse marche da bollo, vendendole soprattutto agli avvocati e agli utenti del palazzo di giustizia. L’arresto è giunto a conclusione di una capillare attività di indagine condotta per circa due mesi dai carabinieri e coordinata dal procuratore capo Gianfranco Amendola e dal sostituto procuratore Lorenzo Del Giudice.
Ovviamente l’inchiesta non è chiusa del tutto, perché ora bisognerà capire da quanto Sgricia conduceva o meno questo tipo di attività illecita e quali ripercussioni potrà avere sul lavoro condotto all’interno del Palazzo di Giustizia, sulle pratiche presentate e le documentazioni consegnate da avvocati e cittadini.
La scaltrezza e, forse, la sicurezza di avere la tabaccheria vicina al Tribunale, unico punto di riferimento per tutti coloro che dovevano comprare marche da bollo per convalidare atti e documenti da presentare, hanno spinto il 39enne a mettere in piedi questa attività.
Forse l’ha fatta franca per parecchio tempo, o forse aveva appena iniziato. Questo lo dovranno stabilire le indagini dei carabinieri, volte a verificare ed accertare, a ritroso nel tempo, la validità o meno dei documenti presentati in Tribunale e in Procura.
Fatto sta che, circa due mesi fa, i militari del Nucleo Operativo hanno fatto scattare le indagini, alla luce della segnalazione di un cliente della tabaccheria, insospettito da una marca da bollo appena acquistata, poi risultata falsificata proprio ad un controllo da parte dei carabinieri. Da qui quindi l’inchiesta, conclusa ieri mattina con il blitz alla tabaccheria e la perquisizione del locale da parte dei militari dell’Arma. Controlli, verifiche, accertamenti, indagini condotte con l’ausilio di strumenti tecnici ed informatici: il tutto per cercare di chiarire i contorni della vicenda e tracciare un quadro preciso di quanto accaduto in questi ultimi mesi.
Il gioco era semplice: bastava ‘‘camuffare’’ qualche cifra ‘‘a ribasso’’, soprattutto quelle più semplici come il 3 trasformato in 8, intascando così più del valore reale della marca da bollo.
A dicembre scorso i carabinieri hanno eseguito una prima perquisizione all’interno della tabaccheria.
Questa mattina le verifiche si sono ripetute, con l’arresto dell’uomo, e con le ulteriori verifiche e riscontri eseguiti dai militari dell’Arma.
I carabinieri hanno anche sequestrato una serie di atti convalidati da marche contraffatte, per valutare la regolarità o meno.
Ora bisognerà infatti verificare se i documenti consegnati in Procura o in Tribunale saranno considerati o meno validi, se quindi l’attività del palazzo di Giustizia subirà qualche tipo di rallentamento o se saranno invalidate le richieste consegnate dagli avvocati e dagli utenti. Un lavoro non certo semplice, che richiederà diverso impegno.
Intanto Sgricia rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Cronaca
2 Novembre 2011
Falsificava marche da bollo, arrestato