CIVITAVECCHIA – Farmacie comunali in difficoltà con i fornitori, per via di una consistente insolvenza da parte del Comune. Morosità che tuttavia si trascina da tempo e nulla ha a che vedere con la creazione della Sot ‘‘Ippocrate’’, affidata a Graziano Marsili e diventata operativa a partire dallo scorso 1° novembre. I tre fornitori di farmaci, in sostanza, avrebbero fretta di ottenere il credito vantato, arrivando addirittura a limitare le consegne alle tre farmacie comunali presenti sul territorio. Inutile chiedere conferme ai farmacisti, trincerati dietro un insolito muro di reticenza che poco ha a che vedere con il loro status di dipendenti pubblici. In circostanze diverse, come ad esempio quando alcuni anni fa venne prospettata l’ipotesi di privatizzazione delle strutture sul territorio, utilizzarono ben altro criterio di comunicazione. Tornando alle forniture, si sa solo che il passaggio di gestione avrebbe messo in allerta le società che si occupano della consegna dei farmaci, intenzionate ad eliminare le vecchie pendenze in vista dell’ingresso del nuovo soggetto. I dirigenti comunali non sono in grado di dare spiegazioni esaustive: si sa solo che tre giorni fa il Pincio ha disposto un mandato di 500 mila euro per pagare i fornitori di farmaci. E chissà a quanto ammonta il rimanente debito, considerato che ogni anno le farmacie comunali acquistano prodotti per un totale di circa 2 milioni di euro. Un disagio di cui nessuno parla, avvertito però dagli utenti, costretti in alcuni casi a rivolgersi al privato per ottenere un farmaco.
Sanità
2 Novembre 2011
Farmacie comunali lasciate senza medicine