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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Fatale un errore nella manovra di retromarcia

    TARQUINIA – Un errore nella manovra di retromarcia potrebbe essere la causa dell’incidente verificatosi intorno all’ora di pranzo all’interno di un capannone situato nell’area dell’ex oleificio, nei pressi della Vallle del Marta a Tarquinia. Un ragazzo di appena 33 anni, Massimo Catarcia, di Arlena di Castro, è rimasto tragicamente schiacciato tra la cabina del mezzo pesante, lo sportello dello stesso camion e il muro. L’uomo, che lascia nella disperazione la moglie e un figlio di appena 15 mesi, aveva appena caricato il grano e stava facendo una manovra per uscire dallo stabile. Qualcosa però non ha funzionato. Al momento dell’incidente nel capannone non c’era nessuno. L’allarme è stato infatti lanciato circa due ore più tardi, quando alcuni operai della ditta proprietaria dell’immobile hanno avvertito i carabinieri. Il ‘‘padroncino’’ (lavorava con mezzi propri e trasportava sementi per conto di una ditta del posto che ha preso in affitto il capannone) era già senza vita, con il corpo  ricoperto di macchie emostatiche. Con ogni probabilità Massimo Catarcia ha avuto momenti di agonia, prima di morire. Il decesso potrebbe infatti essere stato causato dal soffocamento, scaturito dallo schiacciamento delle vertebre. Uno scenario agghiacciante che solo nei prossimi giorni potrà essere definito con certezza. Sul posto si sono precipitati vigili del fuoco che hanno faticato per liberare il corpo dal mezzo pesante, il cui motore è stato trovato ancora acceso al momento dell’arrivo dei carabinieri della stazione di Tarquinia, coordinati dal luogotenente Stefano Girelli e dal comandante della Compagnia di Tuscania, Massimo Cuneo. Al vaglio dei militari e dei TARQUINIAfunzionari del lavoro della Asl la dinamica dell’incidente e gli accertamenti su eventuali responsabilità. Secondo una prima sommaria ricostruzione il camionista avrebbe fatto una manovra in retromarcia con lo sportello aperto ma forse il mezzo è sfuggito al suo controllo. L’uomo avrebbe tentato di bloccarlo con il freno a mano, ma il gesto sarebbe risultato inutile. Il camionista è rimasto incastrato tra gli scalini del mezzo pesante e il muro. Nel tardo pomeriggio i militari hanno avvertito i famigliari: il papà di Massimo, la moglie che continuava a chiamarlo al cellulare e i suoceri, di Montalto di Castro. (Ale. Ro.)