di ROMINA MOSCONI
CIVITAVECCHIA – E’ iniziata a suon di musica la giornata di festa dedicata alla patrona della città Santa Fermina, grazie ai musici della banda civica Puccini che dalle 8 hanno rallegrato le vie del centro. Dopo la messa celebrata dal Vescovo nella cappellina dedicata alla santa all’interno del Forte Michelangelo puntuali sono poi partiti alle 9.30 i figuranti di Amelia. In piazza V.Emanuele sono confluiti i figuranti del corteo storico, poi c’è stato lo spettacolo dei bravi sbandieratori di Amelia. Gli amerini hanno consegnato il cero nelle mani del sindaco di Civitavecchia, Gianni Moscherini. Dai gradini della Cattedrale don Augusto Baldini ha animato l’incontro spiegando via via i vari momenti che si sono susseguiti sia quelli della mattina che quelli pomeridiani. Nella Cattedrale gremita il Vescovo, Monsignor Luigi Marrucci insieme ai sacerdoti della diocesi hanno celebrato la messa a cui hanno partecipato anche tutte le autorità civili e militari della città. Durante l’omelia il presule ha salutato il gruppo di Amelia e ha ricordato che la nostra città è legata a loro dall’affetto che ci lega alla comune patrona. Poi ha ricordato che la figura della giovane Fermina ha ancora molto da dire ai suoi coetanei, anche se i valori da lei perseguiti sono considerati ‘‘fuorimoda’’. Fermina appena quindicenne, infatti, si convertì e pur di rimanere fedele ai valori del cristianesimo preferì il martirio quindi resta per tutti l’icona della verginità e del martirio e un esempio di vita. Dopo la messa sulla piazza c’è stata un’altra esibizione degli sbandieratori. Alle 17 dalla Cattedrale è partito il lungo corteo religioso che ha accompagnato la statua e le reliquie della santa. Il corteo storico di Amelia e gli sbandieratori hanno aperto la processione e le bande civiche Puccini e Ponchielli lo hanno animato musicalmente. Nel corteo oltre ai rappresentanti del Comitato Festeggiamenti S.Fermina c’erano anche il presidente della Mare Nostrum Calderai e tutto il suo team, nonchè i delegati dei vari Rioni e degli equipaggi del Palio Marinaro. Oltre al sindaco Moscherini e al primo cittadino di Amelia era presente anche l’assessore provinciale Rita Stella e le autorità civili, militari e religiose locali; al seguito anche le associazioni, le Confraternite, la Croce Rossa, la Protezione Civile, i Marinai d’Italia e le varie associazioni combattentistiche e d’arma. Alcune bambine hanno indossato gli abiti di Santa Fermina. Particolarmente emozionante il momento in cui (come è tradizione) la statua e le reliquie della santa sono state portate sul vaporetto e durante il lungo giro in mare sono state benedette le acque e i lavoratori del mare mentre tutte le barche e le navi suonano le sirene. A largo è stata poi gettata la corona in onore dei caduti per mare. Molti i commenti positivi della gente che ha assistito ai vari eventi della giornata e dei gironi precedenti. Si è respirato un clima di festa e di unione, perché come al solito i civitavecchiaesi sono soliti stringersi in maniera particolare in questi momenti che contraddistinguono tradizionalmente la città. Estrema soddisfazione è stata espressa a fine giornata dal presidente e vice presidente del Comitato Festeggiamenti S.Fermina, Carlo De Paolis e Massimo Lazzari. Va anche rilevato che nei nove giorni precedenti alla festa c’è stato un susseguirsi di eventi sportivi, religiosi e culturali che hanno riscosso successo. Il calendario proposto dagli organizzatori è stato quindi completo anche grazie alla colaborazione fra Comitato festeggiamenti, Amministrazione Comunale e gli assessori alla Cultura (Gino Vinaccia) e al Commercio (Alessandro Maruccio). Perfetto il piano di viabilità messo a punto dal comandante Sisti e dai Vigili Urbani. Tutti hanno poi fatto notare l’assenza del corteo storico cittadino: «Non è possibile che per una stupida ripicca fra Pro Loco e Comune sia stato depennato questo momento – scrivono in molti – di fronte ai tanti amerini che sono venuti in città e che hanno dato spettacolo ci siamo vergognati. Se mancavano i soldi potevano chiederceli e avremmo risposto come facciamo sempre. Chi non avrebbe dato una piccola offerta per tenere alti i colori cittadini? Basta è ora che qualcuno intervenga e si chiuda questa situazione di empasse».