TARQUINIA – Due vasti incendi sono divampati lunedì sera intorno alle 22,30 in un campo di sterpaglie situato sulla Litoranea.
Il rogo, originatosi da punti diversi, ha interessato la zona dell’ex aeroporto e la località ‘‘Mandrione delle Saline’’.
Le fiamme, trascinate dal forte vento, hanno rischiato di lambire alcuni casali situati nella zona, mettendo in allarme alcuni residenti.
I proprietari delle costruzioni agricole si sono precipitati all’esterno e con l’ausilio dei tubi dell’acqua utilizzati per annaffiare i giardini, hanno tentato di domare l’incendio.
Oltre alle sterpaglie, ha preso fuoco anche un casotto in legno, dove erano depositati degli attrezzi.
A rischio una stanza del casolare, dove era depositata una bombola del gas. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco – con le squadre di Civitavecchia e Gradoli – i carabinieri della locale stazione e della Compagnia di Tuscania e la polizia del Commissariato di Tarquinia, che procede con le indagini.
Secondo quanto appurato dagli agenti, entrambi i roghi sarebbero di origine dolosa, accesi cioè in diversi punti della Litoranea, con l’esplicito intento degli ignoti di provocare danni.
S’indaga per risalire all’identità della mano dolosa. Un terzo incendio, di natura colposa, si è verificato, inoltre, nel pomeriggio di lunedì, al chilometro 19 della Tarquiniese, nei pressi di un grande deposito di bombole del gas, fortunatamente non raggiunto dalle fiamme.
In questo caso il proprietario del fondo è stato raggiunto da una sanzione amministrativa, ai sensi dell’art.59, per aver dato alle fiamme le sterpaglie, perdendo poi il controllo del fuoco.
Il titolare del terreno dovrà pagare oltre 3mila euro. Su tutto il territorio di Tarquinia, del resto, in virtù di una specifica ordinanza comunale firmata dal sindaco Mauro Mazzola, è vietato accendere fuochi per bruciare sterpaglie fino al 30 settembre. L’ordinanza di fatto prolunga i termini che a livello nazionale sono fissati al 15 agosto.
Sempre nel pomeriggio di lunedì si è verificato un altro incendio nei pressi di Marina Velca: anche in questo caso, fortunatamente, si è trattato soltanto di sterpaglie bruciate.
A Pescia Romana un rogo è divampato dopo che un agricoltore ha tentato di accendere un fuoco per bruciare alcuni rifiuti, rischiando di mandare in fumo alcune serre in materiale plastico. Sul posto è giunta la Protezione civile di Montalto di Castro che peraltro da giorni è impegnata a domare le fiamme divampate in una pineta al lato nord del Fiume Fiora. Resta alta la guardia su tutto il territorio, e intanto c’è chi torna a rivendicare un distaccamento permanente dei vigili del fuoco.
Cronaca
2 Novembre 2011
Fiamme sulla Litoranea: due incendi dolosi