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    Economia e Lavoro
    2 Novembre 2011
    Filt Cgil: "Crisi, le istituzioni stiano vicine ad aziende e lavoratori"

    CIVITAVECCHIA – La FILT-Cgil esprime preoccupazione per la tanto annunciata crisi che puntualmente si è abbattuta sul nostro territorio come nel resto del Paese; “crisi particolarmente delicata per il nostro comprensorio ed in particolare per Civitavecchia che non vanta grossi insediamenti industriali o attività particolarmente differenziate”.

    “Il Porto – scrive la segreteria del sindacato –  da sempre volano delle attività del comprensorio è un perfetto indicatore di quanto sta accadendo e, purtroppo, sembra accumulare le varie crisi dei singoli settori essendo crocevia di scambi di materie prime e prodotti finiti o semilavorati; va da sé che con una produzione rallentata i traffici portuali sono ulteriormente e, in maniera amplificata, ridimensionati. Sono preoccupanti i dati che giorno dopo giorno vengono aggiornati su quella che è la situazione dei traffici nello scalo cittadino e, confrontati con quelli degli altri porti e non solo italiani, lo scenario che si prefigura può far paura. E’ compito nostro e di tutti i soggetti interessati non farci paralizzare da questa paura o, peggio utilizzarla per giochi speculativi o stupidi protagonismi; dobbiamo tutti impegnarci, ognuno per le proprie competenze a mettere in campo sforzi per trovare soluzioni e strade per affrontare questo periodo buio. Non è questo il momento delle scelte avventate o dello smantellamento, al contrario, dobbiamo cercare il più possibile di mantenere l’occupazione stabile ed aiutare imprese ed aziende a rimanere in salute per quando inizierà la risalita; quello sarà il momento dei ragionamenti in prospettiva, dello spendere per costruire. Ora, ognuno, dal Governo centrale ai singoli Enti ed Amministrazioni deve mettere in campo le proprie competenze per sostenere il cuore e i polmoni dell’ economia: aziende e lavoratori. Quindi, chi può deve dare in termini di sostegno ed aiuti laddove servissero, dobbiamo dimostrare che in questi momenti governi, parti sociali ed imprese possono e devono stare fianco a fianco nella ricerca della soluzione, per resistere. E’ il momento di scelte difficili, ma che devono essere prese con lucida serenità, di scelte anche audaci, perché no, ma che consentano di demandare al momento della risalita progetti ed investimenti per il futuro”.

    Record di occupazione a giugno
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