di VIVIANA SERRA
CIVITAVECCHIA – La Fondazione Ca.Ri.Civ. sostiene il volontariato delle persone meno giovani rivolto a loro coetanei in difficoltà. Si distingue ancora una volta la Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia per la sensibilità verso le persone in difficoltà, attraverso il contributo dato nella realizzazione di una serie di importanti progetti rivolti alle persone meno giovani. Si è chiuso ieri mattina, nella sala convegni della Fondazione Ca.Ri.Civ. il progetto “La solidarietà dei meno giovani verso i coetanei in difficoltà” ed è partito il nuovo progetto “Essere vicino a chi è solo aiuta anche chi solo non è” . Entrambi i progetti rivolti agli anziani, che rientrano nel settore Sanità della Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia Coordinata dal Dottor Enrico Iengo, sono stati promossi dall’Auser Territoriale ed hanno visto la luce grazie al generoso sostegno della Fondazione Ca.Ri.Civ. Questa mattina i volontari hanno ricevuto un attestato per aver anche conseguito un corso di preparazione presso la Cooperativa Nuova Era. «Un giorno importante per la nostra Associazione, che attualmente vanta ben 900 iscritti tra simpatizzanti e volontari attivi. – chiarisce Galli – Attraverso la sveglia telefonica, le visite agli anziani che non possono deambulare, l’Auser Territoriale con i suoi volontari anche loro non più giovani, contrastano la solitudine e l’emarginazione degli anziani in difficoltà. Interessante l’intervento del Dottor Enrico Iengo: «I risultati del progetto hanno evidenziato l’importanza del ruolo del volontari non più giovani che aiutano le persone meno fortunate di loro. Il volontario a sua volta beneficia di tale circostanza, perché si sente utile per il prossimo. Il processo ha un alto valore terapeutico» ha concluso il Dottore. Soddisfatto il Presidente della Fondazione Ca.Ri.Civ. l’Avvocato Vincenzo Cacciaglia che ha sottolineato l’importanza della serialità del progetto e della sinergia tra Associazioni che svolgono uno stesso compito: «Molti progetti validi e importanti di solidarietà, giunti alla loro ottava edizione – ha spiegato Cacciaglia – la validità dei progetti è duplice. Da una parte il merito dei volontari dell’Auser che prestano la loro attività per aiutare il prossimo più sfortunato, dall’altra il beneficio concreto che ricevono le persone sole e anziane che per varie ragioni non possono più uscire dalla loro abitazione».