TARQUINIA – Continua l’attività di prevenzione e repressione da parte del Corpo Forestale dello Stato nei confronti delle attività illecite in ambito venatorio, finalizzata al contrasto di fenomeni di bracconaggio. A pochi giorni di distanza dall’ultimo evento riscontrato a Viterbo, questa volta a farne le spese è stato un cacciatore di Terni in trasferta a Tarquinia, sorpreso nella mattinata di oggi dagli uomini del locale comando stazione in attività di caccia con l’ausilio di un richiamo elettromagnetico per l’avifauna, in località “Cavalline”. Ricordiamo che questa tipologia di attività, sanzionata penalmente dalla legge 157/92 in materia venatoria, è particolarmente cruenta poiché, imitando il canto con l’ausilio appunto di richiami acustici, trae in inganno piccoli volatili sia migratori che stanziali e permette a volte di fare delle vere e proprie stragi; può inoltre nascondere, in alcuni casi, attività di lucro derivanti dalla vendita presso ristoratori compiacenti degli esemplari abbattuti. Il personale forestale ha provveduto al sequestro del richiamo elettromagnetico e dell’arma in possesso del bracconiere, il quale è stato denunciato all’autorità giudiziaria.
Cronaca
2 Novembre 2011
Forestale, denunciato bracconiere