di MARTINA DE ANGELIS
CIVITAVECCHIA – «Il Comune è interessato a riprendere l’area della pineta della Frasca». Questa la richiesta del sindaco Moscherini alla Regione Lazio che, già in data 3 marzo 2009 aveva fissato, presso l’assessorato all’Agricoltura, un incontro tra Arsial, Autorità portuale e i Comuni di Civitavecchia e Tarquinia per la sottoscrizione definitiva dell’accordo che prevedeva la cessione a titolo gratuito ai rispettivi comuni della pineta. Incontro che non si è più svolto e quindi accordo non più concluso. Al Pincio, il Sindaco insieme al consigliere Pasquale Marino, ha cercato di fare chiarezza sulla situazione che tuttavia rimane poco nitida. Il Comune di Civitavecchia, aspetta un riscontro da parte della Regione, per capire se si concluderà l’accordo, così da poter riqualificare le aree della Frasca. «Il fatto è che non si sa di chi sia ora la Frasca – aggiunge Moscherini – perché è rimasto tutto in sospeso, infatti non capisco come l’Arsial possa vendere la pineta alla cooperativa che gestisce il campeggio e come non si rendano conto che in questo modo, un luogo che potrebbe essere riqualificato in modo pubblico a beneficio di tutti i civitavecchiesi, passi nelle mani di un privato». Di tutt’altra opinione Alessandro Manuedda dei Verdi: «Il Sindaco dice cose non vere perché, primo, la cessione della proprietà Arsial era in standby perché era necessario un regolamento previsto dalla finanziaria regionale 2006, che ora c’è. Secondo, alcuni terreni l’Arsial li ha già ceduti, perché se dalla cessione c’è qualcuno che ci guadagna l’opzione gratuita non è possibile. Terzo, il comune non ha niente a che fare con la riqualificazione della Frasca, bensì ad attuarla è esclusivamente ed unicamente l’Authority, come previsto dal progetto esecutivo che attualmente è in regione per la verifica di ottemperanza ambientale. La diffida – conclude – proprio per questo non serve, perché la Regione non sta ostacolando niente ma è il Sindaco che ostacola la pubblica amministrazione, anzi: indagherò se ha speso soldi pubblici per fare progettazione su una cosa che non è di sua competenza».