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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Frequenti black out a via Roma

    di ROMINA MOSCONI

    TOLFA – La corrente elettrica? «Un disastro». A Tolfa da ottobre la gente non vive più bene a causa di molti disguidi provocati dall’assenza di luce e corrente. Da giorni infatti si susseguono lungo via Roma sbalzi di luce che bruciano i motori degli elettrodomestici oppure per ore la via vive nel black out causando innumerevoli problemi e disguidi, nonchè il deterioramento di alimenti.
    Via Roma è la via principale del paese e molti sono i negozi che si susseguono lungo i due lati della strada e i commercianti si dicono quindi stanchi di questi problemi che stanno recando loro un dispendio enorme.
    «Ognuno di noi ha di che lamentarsi – hanno spiegato i gestori dei negozi di via Roma – con questi ‘‘giochetti’’ della luce si sono bruciati fax, frigoriferi, sterei, condizionatori, fon, impianti elettrici e tanto altro». Ma se a volte l’energia elettrica sale a livelli altissimi come controaltare ci sono poi momenti di black out che si protraggono per ore e anche questi hanno mandato su tutte le furie i negozianti giustamente adirati per il fatto che hanno dovuto buttare i cibi che conservati nei frigo e nei congelatori, visto il protrarsi del black out si sono scongelati; clienti della parrucchiera che per ore sono rimasti con la testa bagnata; tabaccherie e negozi che sono rimasti al buio, che non hanno potuto usare i registratori di cassa. Alcuni di sera, visto che la luce non tornava, sono stati costretti a chiudere in anticipo. Martedì e mercoledì poi per più volte la luce è saltata e quindi i comemrcianti hanno dovuto fare i conti con una due giorni di disagi indescrivibili. Tutto questo dispendio economico, unito al fatto che tutto ciò ha comportato un calo del lavoro è ormai divenuto insopportabile e così i commercianti tolfetani hanno presentato un esposto all’Enel: «Pensavamo di essere aiutati – hanno proseguito i commercianti – invece oltre al danno abbiamo subito la beffa: l’Enel infatti ci ha risposto ‘‘picche’’ dicendoci non solo che non ci risarcirà i danni ma anche che non possono fare niente. A questo punto ci domandiamo chi ci sosterrà in questa battaglia. Come mai l’Enel che da anni ci costringe a una servitù deleteria e che ora con la centrale a carbone ci inquina e ci rovina la salute non si preoccupa almeno di risarcirci dei danni di risolvere al più presto il problema?» «Lanciamo un accorato appello al Comune – concludono i titolari degli esercizi commerciali – affinchè spingano l’Enel ad intervenire al più presto».